Ma se, mentre cerchiamo di essere giustificati da Cristo, anche noi siamo trovati peccatori, è dunque Cristo ministro del peccato? Dio non voglia.

Ma se (nella tua teoria retrograda) - cercando di essere giustificato IN х en ( G1722 )] (cioè, nell'unione credente con) Cristo (che nella teoria evangelica ha adempiuto la legge per noi).

Anche noi (voi ed io) (tanto quanto i Gentili) ci troviamo (nella vostra e mia precedente comunione con i Gentili) peccatori (come, dal punto di vista ebraico che ora riprendiamo, dovremmo essere, poiché abbiamo mettere da parte la legge, mezzo prestabilito di giustificazione, essendosi così messi nella stessa categoria dei pagani, il contrario dell'essere giustificati ( Galati 2:15 ).

Cristo è dunque ministro del peccato? (cfr 2 Corinzi 11:15 ) - dobbiamo ammettere la conclusione, in questo caso inevitabile, che Cristo, non avendoci giustificato mediante la fede, è diventato per noi ministro del peccato, mettendoci nella condizione di " peccatori", come ci fa la teoria giudaica, insieme a tutti gli altri "senza legge" ( Romani 2:14 ; 1 Corinzi 9:21 ); e con chi, mangiando con loro, ci siamo identificati? Il cristiano si ribella da una conclusione così sconvolgente.

L'intero peccato non risiede in Cristo, ma in colui che necessita di una tale inferenza blasfema. Con la sua falsa teoria, sebbene "cercando da Cristo", non abbiamo "trovato" la salvezza (in contraddizione con le stesse parole di Cristo, Matteo 7:7 ), ma "siamo stati anche noi stessi (dopo tutta la nostra ricerca, come i pagani) abbiamo trovato ( Romani 7:10 ) peccatori", essendo entrati in comunione con i Gentili ( Galati 2:12 ).

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