INTRODUZIONE

SOFANIA, nono in ordine di profeti minori, profetizzò "nei giorni di Giosia" ( Sofonia 1:1 a.C. Il nome significa "Geova ha custodito", letteralmente, "nascosto" ( Salmi 27:5 Salmi 83:3 suo padre, ma anche suo nonno, e bisnonno, e trisnonno, implica che questi ultimi fossero persone di rilievo, oppure il disegno era quello di distinguerlo da un altro Sofonia degno di nota al momento della prigionia. , che le persone registrate come antenati di un profeta fossero esse stesse dotate dello spirito profetico, sembra infondato.

Non è impossibile che Ezechia, che era il trisavolo di Sofonia, fosse il re Ezechia per quanto riguarda il numero di generazioni; poiché il regno di Ezechia di ventinove anni, e il regno del suo successore di cinquantacinque anni, ammettono l' interposizione di quattro generazioni. Eppure l'omissione della designazione, "re di Giuda", è fatale per la teoria (confrontare Proverbi 25:1 ; Isaia 38:9

Deve essere fiorito nella prima parte del regno di Giosia. In Sofonia 2:13 aC; e in Sofonia 1:4 specialmente quella di Baal. Ora la riforma di Giosia iniziò nel dodicesimo e si concluse nel diciottesimo anno del suo regno. Sofonia, quindi, nel denunciare il culto di Baal, cooperò con quel buon re nei suoi sforzi, e così deve aver profetizzato da qualche parte tra il dodicesimo e il diciottesimo anno del suo regno. Il silenzio dei libri storici non è un argomento contro questo, poiché si applicherebbe ugualmente contro l'esistenza profetica di Geremia allo stesso tempo.

La tradizione ebraica narra che Sofonia avesse per i suoi colleghi Geremia, la cui sfera di lavoro erano le strade ei mercati, e Ulda la profetessa, che esercitò la sua vocazione nel collegio di Gerusalemme. La profezia inizia con il peccato della nazione e la tremenda punizione che arriva per mano dei caldei. Questi non sono menzionati per nome, come in Geremia; poiché le profezie di quest'ultimo, essendo più vicine al compimento, si fanno più esplicite di quelle di una data anteriore. Il secondo capitolo condanna gli stati persecutori del vicinato e la stessa Giudea. Il terzo capitolo denuncia Gerusalemme, ma si conclude con la promessa del suo gioioso ristabilimento nella teocrazia.

Lo stile, sebbene non generalmente sublime, è grafico e vivido nei dettagli (confronta Sofonia 1:4 Aramaisms. Ci sono coincidenze occasionali con ex profeti (confronta Sofonia 2:14 Sofonia 2:15 Sofonia 3:10 Sofonia 2:8 Sofonia 1:5 Sofonia 1:12 la fraseologia della poesia profetica ebraica essendo il linguaggio comune della confraternita ispirata.Il Nuovo Testamento, in Romani 15:6 per fare riferimento a Sofonia 3:9

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