Giovanni 11:1-57

Giovanni 11 Nella scelta di questa parola siamo colpiti dalla frequenza con cui ricorre in questo capitolo. C'è: I. Il "se" della saggezza. Gesù rispose: "Se uno cammina di giorno, non inciampa". Il Signore stabilisce una grande filosofia del lavoro, indica che ci sono tempi e stagioni per il lavo... [ Continua a leggere ]

Giovanni 11:4

Giovanni 11:4 Gli usi cristiani della malattia I. Non consideriamo sufficientemente la malattia in una luce cristiana. Indubbiamente, il fallimento della salute è, e sarà sempre, considerato una disgrazia per qualsiasi uomo. Sarebbe contrario alla corrente della natura tentare di pensarla diversam... [ Continua a leggere ]

Giovanni 11:9

Giovanni 11:9 I. Il primo e più ovvio pensiero che ci presenta il testo è quello della predestinazione della vita. Dio ha segnato in anticipo la durata della vita. Questo era vero, anzitutto, per la vita di Cristo. La sua giornata aveva le sue dodici ore. Nel modo in cui camminò, rimase alla luce d... [ Continua a leggere ]

Giovanni 11:11

Giovanni 11:11 Mi sembra che in queste poche parole sia racchiuso uno degli incantesimi più potenti del mondo per placare l'amarezza della morte e per renderci ansiosi di diventare tali da poter umilmente azzardare ad applicarli a noi stessi. Che cosa daremmo noi, ciascuno di noi, quando fosse giun... [ Continua a leggere ]

Giovanni 11:15

Giovanni 11:15 Cinque paradossi Nel singolo versetto del nostro testo troviamo ben cinque paradossi. Sono svelati nelle parole, ma interpretati nelle opere di Gesù stesso. Se si studiano attentamente la loro forza e il loro significato, ci aiuteranno a comprendere molti misteri nei rapporti provvi... [ Continua a leggere ]

Giovanni 11:21

Giovanni 11:21 _(con Giovanni 11:32 )_ La ragione dell'assenza di Cristo Mi sembra che il linguaggio delle due sorelle, confermato com'è dalle stesse parole del nostro Salvatore, ci dia uno sguardo meraviglioso del suo carattere umano e una grande comprensione del significato dei suoi miracoli di... [ Continua a leggere ]

Giovanni 11:25

Giovanni 11:25 Questo nome divino è per noi un pegno di molte gioie; ma principalmente di tre doni divini. I. La prima è una perfetta novità del corpo e dell'anima. Questo è un pensiero di meraviglia quasi al di là del concepimento o della credenza. La morte ei precursori della morte hanno una pre... [ Continua a leggere ]

Giovanni 11:25,26

Giovanni 11:25 I. C'è in questo testo qualcosa di molto al di là della sorte generale dell'uomo, o del mondo dell'uomo; ecco un atto cosciente dello spirito dell'uomo di cui si parla come la condizione della vita con Cristo, e quello stato affermava di porre un uomo superiore alla morte ea tutta la... [ Continua a leggere ]

Giovanni 11:32

Giovanni 11:32 C'è in queste parole I. Una coscienza del potere e della maestria divini. Non vi è alcun dubbio persistente sul potere divino di nostro Signore. È ammesso nel termine Signore, e in questa confessione senza esitazione della Sua regalità sulla morte. Le sorelle si resero conto che Egl... [ Continua a leggere ]

Giovanni 11:34-36

Giovanni 11:34 Che cosa fece piangere il nostro Signore sui morti, che in una sola parola poté risanarlo; no, aveva di proposito così da fare? I. Innanzi tutto, come ci informa il contesto, pianse molto per simpatia per il dolore degli altri. Non possiamo vedere la simpatia di Dio, e il Figlio di D... [ Continua a leggere ]

Giovanni 11:35

Giovanni 11:35 I. Difficilmente conosciamo un'affermazione di maggior conforto di quella del nostro testo, e il racconto del dolore di Cristo per la Gerusalemme impenitente. Il cristiano in lutto non sarebbe in grado di asciugarsi le lacrime se dovesse credere che Cristo non ha mai versato lacrime,... [ Continua a leggere ]

Giovanni 11:38,39

Giovanni 11:38 I. La verità generale che viene simbolicamente insegnata attraverso un miracolo come la resurrezione di Lazzaro, è la verità che lo stato naturale dell'uomo è uno stato di morte morale; e che solo a Cristo dobbiamo guardare se vogliamo essere restituiti alla vita morale. Andando vers... [ Continua a leggere ]

Giovanni 11:39

Giovanni 11:39 Abbiamo qui la Tomba, la Pietra, il Comando I. Nella tomba dobbiamo vedere il pagano. In qualsiasi circostanza è difficile, e dovrebbe essere difficile, cambiare la religione, sia di un individuo che di una razza. È difficile, perché è così nobile. Suppongo che se qualcosa sotto il... [ Continua a leggere ]

Giovanni 11:47,48

Giovanni 11:47 Il carattere retributivo della giustizia divina Osservare: I. Che gli uomini che contrappongono ciò che scioccamente considerano il loro interesse alle loro convinzioni, determinati a soffocare i secondi per non sacrificare i primi, ammettono che Cristo abbia operato miracoli, ma si... [ Continua a leggere ]

Giovanni 11:49,50

Giovanni 11:49 Tenere conto: I. Questo prete senza scrupoli e il suo consiglio selvaggio. Ricorda chi era: il sommo sacerdote della nazione, con la mitra di Aronne sulla fronte e secoli di illustri tradizioni incarnate nella sua persona; nel cui cuore la giustizia e la misericordia avrebbero dovut... [ Continua a leggere ]

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