Romani 7:1-6

Romani 7:1 "Legge _contro_ grazia.". Nota: I. La massima di san Paolo che è la morte che pone fine a ogni obbligo creato dalla legge statutaria. Gli espositori hanno spesso osservato quanto questo apostolo fosse affezionato alla fraseologia giuridica, e specialmente alle illustrazioni mutuate dal... [ Continua a leggere ]

Romani 7:4

Romani 7:4 I. "Sei morto." Questa morte spirituale deve essere sicuramente in un certo senso profondo così spesso e così seriamente è la frase reiterata l'immagine mistica di quella morte da cui deriva il suo nome. Dove ci conduce la morte? "Oggi sarai con me in paradiso", disse il Signore della Vi... [ Continua a leggere ]

Romani 7:7

Romani 7:7 I. Queste sono parole di ricerca, e indirizzano il nostro pensiero alla luce nascosta nel perseguimento del disegno di spiegare e attuare il progetto di giustificazione dell'uomo nel vangelo attraverso i meriti di Gesù Cristo mediante la fede. L'Apostolo mostra che tutti gli uomini, ebre... [ Continua a leggere ]

Romani 7:7-13

Romani 7:7 Un capitolo nei primi anni di vita di Saul. I. San Paolo respinge con energia l'idea che ci possa essere qualcosa di essenzialmente cattivo, empio o immorale nella stessa legge benedetta di Dio. Al contrario, senza quella legge non avrebbe mai potuto giungere ad alcuna vera conoscenza d... [ Continua a leggere ]

Romani 7:9

Romani 7:9 Il posto della legge nella salvezza dei peccatori. Abbiamo qui: I. Una vita di cui l'uomo gode in sé e per sé prima di conoscere Dio. "Ero vivo senza la legge una volta." Questo è lo stato naturale dei caduti. Qui si chiama vita, e altrove si chiama morte. L'ampia diversità dei nomi us... [ Continua a leggere ]

Romani 7:11

Romani 7:11 I. Il sentimento della legge, oggi, sta uccidendo la coscienza viva nell'uomo; è stato così, è stato così, in tutte le epoche; l'uomo non è solo in pericolo dalle grandi maestà della natura, è in pericolo non meno da se stesso e dalle proprie opere. In molte direzioni stanno assumendo p... [ Continua a leggere ]

Romani 7:12

Romani 7:12 È chiaro che la rivelazione della legge è fatta per aiutarci a copiare il modello che è lì davanti a noi. Considerate il difetto di carattere che è la naturale conseguenza del non essere pienamente colpiti da ognuna di queste tre caratteristiche del governo di Dio e della Sua creazione.... [ Continua a leggere ]

Romani 7:13

Romani 7:13 I. Che cos'è il peccato? Ribellione la resistenza di una mente umana contro la sovranità del suo Creatore. Poco importa, in confronto, quale possa essere l'atto con cui un ribelle mostra di essere un ribelle; il fatto è l'importante che sia in uno stato di ribellione. L'uomo misura il p... [ Continua a leggere ]

Romani 7:14-25

Romani 7:14 Dualismo nella vita. I. Questo è il primo luogo in questa Epistola in cui i due termini "carne e spirito" ricorrono in netto contrasto, con il peculiare senso etico conferito loro l'uno dall'altro. Nel prossimo capitolo le troviamo in uso costante, come le parole chiave della sua argom... [ Continua a leggere ]

Romani 7:20

Romani 7:20 Quali sono le lezioni di vita che dobbiamo dedurre dalla dottrina del peccato originale? I. In primo luogo, naturalmente, c'è quella dipendenza dall'aiuto di Dio, che non possiamo mai ripetere troppo spesso al nostro cuore come unico soggiorno. Dobbiamo imparare non solo come una verit... [ Continua a leggere ]

Romani 7:22,23

Romani 7:22 Vittoria in mezzo a conflitti. I. Ci sono, dice un antico padre, quattro stati dell'uomo. Nella prima l'uomo non lotta, ma è sottomesso; nella seconda lotta ed è ancora sottomesso; nella terza lotta e sottomette; nel quarto non deve più lottare. Il primo stato di pesante e pigra acquie... [ Continua a leggere ]

Romani 7:22-25

Romani 7:22 I. Quando un uomo comincia ad avere fame e sete di giustizia e, scontento di se stesso, cerca di migliorarsi, presto comincia a trovare una dolorosa verità in molte parole della Bibbia a cui ha dato poca attenzione, purché era soddisfatto di se stesso e di fare proprio ciò che gli piace... [ Continua a leggere ]

Romani 7:24,25

Romani 7:24 I. La coscienza del peccato è un fatto così universale della natura umana, che se qualcuno di noi ne è privo, è a causa di qualche malattia e difetto della sua mente. La convinzione del peccato può essere soffocata, anzi, è soffocata ogni giorno, eppure è universale come è universale la... [ Continua a leggere ]

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