Queste [sono] le parole che Mosè rivolse a tutto Israele da questa parte del Giordano, nel deserto, nella pianura di fronte al [mar Rosso], tra Paran, e Tofel, e Labano, e Hazeroth e Dizahab.

Ver. 1. Queste sono le parole che disse Mosè. ] E sicuramente ha parlato molto, se ha parlato, come alcuni hanno espresso, questo intero Libro in meno di dieci giorni di spazio. Certo è che ha parlato qui, come sempre, divinamente, e come lui, o meglio al di là di se stesso, essendo la fine di una cosa migliore, se migliore può essere, del suo inizio, Ecc 7:8 come il buon vino è il migliore alla fine; e come il sole splende amabilmente quando sta tramontando.

Questo libro della legge era che il re doveva scrivere di propria mano Deu 17:18-19 affinché potesse servire come suo manuale, e lo assistesse nella sua biblioteca corrente. Questo era quel libro felice che il buon Giosia accendendo, dopo che era stato a lungo nascosto nel tempio, si scioglieva per le sue minacce e ottenne da Dio di morire in pace, sebbene fosse stato ucciso in battaglia. Quest'unico libro era quel ruscello d'argento, quella corrente preziosamente gorgogliante, da cui il Signore Cristo, nostro Campione, scelse tutte quelle tre pietre lisce, con le quali si prostrò il Golia dell'inferno in quell'acuto incontro.

Matteo 4:4 ; Matteo 4:7 ; Mt 4,10 E certo, se Cicerone poteva chiamare "Politica" di Aristotele, per l'eleganza dello stile e per l'eccellenza della materia, aureum flumen orationis; e se lo stesso autore osasse dire che la legge delle dodici tavole superò tutte le biblioteche di filosofi, sia in peso che in valore; quanto invece tutto questo è vero per questa seconda edizione della legge di Dio, con un'aggiunta.

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