Un padre degli orfani - Oppure, degli orfani. Confronta Salmi 10:14 , Salmi 10:18 . Cioè, Dio prende il posto del genitore. Vedi Geremia 49:11 : “Lascia i tuoi orfani di padre, io li conserverò in vita; e confidino in me le tue vedove.

Questo è uno degli appellativi più teneri che si possano dare a Dio, e trasmette una delle descrizioni più sorprendenti che si possano dare del suo carattere. Vediamo la sua grandezza, la sua maestà, il suo potere, nei mondi che ha creato - nella tempesta, nella tempesta, nell'oceano in movimento; ma è in espressioni come questa che impariamo, ciò che più desideriamo sapere e ciò che non possiamo imparare altrove, che è un Padre; che deve essere amato oltre che temuto.

Nulla suggerisce in modo più sorprendente uno stato di impotenza e dipendenza della condizione dei bambini orfani e delle vedove; nulla, quindi, trasmette una descrizione più commovente del carattere di Dio - della sua condiscendenza e gentilezza - che dire che prenderà il posto del genitore in un caso e sarà un protettore nell'altro.

E un giudice delle vedove - Cioè, vedrà fatta loro giustizia; li salverà dall'oppressione e dall'ingiustizia. Nessuna persona è più soggetta all'oppressione e al torto delle vedove. Sono considerati incapaci di difendere o rivendicare i propri diritti, e rischiano di essere ingannati e traditi da coloro ai quali possono essere affidati i loro beni e diritti. Da qui la cura che Dio manifesta per loro; da qui le sue solenni accuse, tanto spesso rivolte a coloro che sono in autorità, ea cui è affidato il potere, di rispettare i loro diritti; da qui i suoi frequenti e solenni rimproveri a coloro che violano i loro diritti.

Vedi le note in Isaia 1:17 . Confronta Deuteronomio 10:18 ; Deuteronomio 14:29 ; Deuteronomio 24:17 ; Esodo 22:22 ; Giobbe 24:3 , Giobbe 24:21 ; Geremia 7:6 ; Malachia 3:5 ; Giacomo 1:27 .

È Dio nella sua santa dimora - Dove dimora; vale a dire, in paradiso. Il disegno del salmista sembra quello di portarci subito a Dio; per farci vedere che cosa è nella sua santa casa; per condurci alla sua stessa presenza, affinché possiamo vederlo così com'è. Che uomo è lo vediamo nella sua stessa casa - quando ci avviciniamo a lui; quando lo guardiamo, non in grandi occasioni o occasioni di rappresentanza, quando è all'estero, e assume sembianze adatte al suo grado e al suo ufficio, ma a casa sua; come lui è costantemente.

Questa è l'idea qui, che se ci avviciniamo a Dio più da vicino, se lo guardiamo, non solo nello splendore e nella magnificenza in cui appare nel governare i mondi, nei suoi giudizi, nella tempesta e nella tempesta, cavalcando le nuvole e controllando l'oceano, ma, per così dire, nella sua stessa dimora, i suoi cieli tranquilli - se osserviamo più da vicino il suo carattere, troveremo quel carattere meglio rappresentato dai tratti gentili e benevoli di un padre - nella sua cura delle vedove e orfani. In altre parole, più vediamo Dio - più conosciamo intimamente la sua vera natura - più proveremo che è benevolo e gentile.

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