D'ora in poi nessuno mi disturbi, perché porto nel mio corpo i segni del Signore Gesù. D'ora in poi nessuno mi disturbi - Poni fine alle vostre contese tra di voi; tornare alla pura dottrina del Vangelo; abbandona coloro che ti portano fuori strada; separare dalla Chiesa coloro che la corrompono e la turbano; e non mi rattristi più delle tue defezioni dalla verità.

Porto nel mio corpo i segni del Signore Gesù - Le στιγματα, stimmate, di cui qui parla l'apostolo, possono essere intese come implicanti le cicatrici delle ferite che aveva ricevuto nell'opera del ministero; e che avesse tali cicatrici, possiamo ben concepire, quando sappiamo che era stato flagellato, lapidato e maltrattato in vari modi. Lo scrittore potrebbe mostrare lui stesso tali cicatrici, ricevute allo stesso modo.

Oppure, l'apostolo può alludere alle stimmate o segni con cui venivano spesso impressi servi e schiavi, per accertare di chi fossero. Un servitore birmano ha spesso segni indelebili sulle cosce e altrove, che accertano a quale servizio appartiene. "Non mi turbare, io porto i segni del mio Signore e Maestro Gesù; sono suo e tale rimarrò. Tu mi glori del segno della tua circoncisione; io mi glorio dei segni che porto nel mio corpo a testimonianza di il Signore; sono un cristiano aperto e professo, e ho dato piena prova del mio attaccamento alla causa del cristianesimo".

Il primo senso sembra il migliore: "Ho già sofferto abbastanza; soffro ancora; non aggiungere altro alle mie afflizioni".

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