Anche a me è parso bene, avendo avuto fin dall'inizio perfetta intelligenza di tutte le cose, di scriverti per ordine, eccellentissimo Teofilo, avendo avuto perfetta intelligenza - Παρηκολουθηκοτι ανωθεν, avendo accuratamente tracciato - entrato nello stesso spirito del lavoro, e ha esaminato ogni cosa fino in fondo; in conseguenza di tale indagine, sono completamente convinto della verità dell'insieme.

Sebbene Dio dia il suo Santo Spirito a tutti coloro che glielo chiedono, tuttavia questo dono non è mai stato progettato per mettere da parte l'uso di quelle facoltà di cui ha già dotato l'anima, e che sono veramente suoi doni come lo è lo stesso Spirito Santo. La natura dell'ispirazione, nel caso di San Luca, la scopriamo subito: egli si prefisse, con un'indagine imparziale e un'indagine diligente, di trovare tutta la verità, e di riferire nient'altro che la verità; e lo Spirito di Dio presiedeva e dirigeva le sue indagini, in modo che scoprisse tutta la verità e fosse preservato da ogni particella di errore.

Fin dall'inizio - Ανωθεν, dalla loro origine. Alcuni pensano che ανωθεν dovrebbe, in questo luogo, essere tradotto dall'alto; e che si riferisce all'ispirazione con cui scriveva san Luca. Preferisco la nostra traduzione, o, dall'origine, che molti buoni critici si contendono, e quale significato ha in alcuni dei migliori scrittori greci. Vedi Kypke.

Teofilo - Poiché il significato letterale di questa parola è amico di Dio, Θεου φιλος, alcuni hanno supposto che sotto questo nome Luca comprendesse tutti i seguaci di Cristo, ai quali, come amici di Dio, dedicò questa fedele storia della vita, dottrina , morte e risurrezione di nostro Signore. Ma questa interpretazione sembra avere poca solidità in essa; poiché, se ci si rivolge a tutti i seguaci di Cristo, perché si usa il numero singolare? e quale buon fine si potrebbe ottenere usando un nome finto? Inoltre, κρατιϚε, eccellentissimo, non potrebbe mai essere applicato in questo modo, poiché designa evidentemente una persona particolare, e probabilmente si distingue per la sua situazione nella vita; sebbene ciò non derivi necessariamente dal titolo, che spesso veniva dato come amicizia.

Sembra che Teofilo fosse un greco o un romano molto rispettabile, che era uno dei discepoli di San Luca. I primi quattro versi sembrano una lettera privata, inviata dall'evangelista con questa storia, la quale, essendo stata accuratamente conservata da Teofilo, fu poi ritrovata e pubblicata con questo Vangelo.

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