E della sua pienezza. — Non una continuazione della testimonianza di Giovanni, ma le parole dell'evangelista, e strettamente connesse con Giovanni 1:14 . Questo si vede nel "tutti noi", e nella "pienezza" ("pieno") e nella "grazia", ​​che sono le parole chiave di entrambi i versetti.

La pienezza è un termine tecnico teologico, che ci ritrova in questo senso nelle Epistole, come qui nel Vangelo delle Chiese asiatiche. (Comp. in particolare Colossesi 1:19 ; Colossesi 2:9 ; Efesini 1:23 ; Efesini 3:19 ; Efesini 4:13 .

) L'esposizione appartiene alle Note su questi passaggi. Qui significa la pienezza degli attributi divini, la "gloria... piena di grazia e di verità". “Di”, o meglio, da questa pienezza ogni individuo riceve, e così la chiesa ideale diventa “il suo corpo, la pienezza di colui che riempie tutte le cose in tutti”.

Abbiamo tutto ciò che abbiamo ricevuto. — Meglio, abbiamo ricevuto tutti. Il punto del tempo è lo stesso di Giovanni 1:12 , e il "noi tutti" è co-esteso con "tanto quanto". Il potere di diventare figli di Dio faceva parte della pienezza divina che ricevevano ricevendolo.

E grazia per grazia. — Forse anche grazia per grazia dà meno dubbi sul significato. Il pensiero è: tutti abbiamo ricevuto della Sua pienezza, e ciò che abbiamo ricevuto è stata grazia per grazia. L'originaria facoltà di ricevere era essa stessa un dono gratuito, e nell'uso di questa grazia veniva dato il maggior potere. Le parole significano "grazia in cambio, invece di, grazia". La pienezza dell'offerta è costante; il potere di ricevere aumenta con l'uso, o diminuisce con l'abbandono, di ciò che già abbiamo.

“A chi ha sarà dato, e avrà più abbondanza; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha” ( Matteo 13:12 ). Nessuna verità è più costante di questa nel precetto o nella parabola del Gran Maestro; nessuna lezione è illustrata più brillantemente o più tristemente nella vita di coloro che lo hanno ascoltato.

Quali esempi del suo significato devono essersi affollati nella mente dello scrittore nella nazione, nei discepoli, nei Dodici e persino nel diverso potere di percezione nel cerchio interno dei Tre! “Abbiamo ricevuto tutti”, ma con quale differenza di grado!

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