Romani 1:1-7

(1-7) Scrivendo ai Romani, Chiesa alla quale egli era personalmente sconosciuto, e che si potrebbe supporre, in quanto giudea, prevenuta nei suoi confronti, l'Apostolo consegna con un po' più solennità del solito le sue credenziali e commissione. Ministro divinamente nominato di un sistema di cose p... [ Continua a leggere ]

Romani 1:1

SERVO. — Più rigorosamente, qui come altrove nel Nuovo Testamento, _schiavo; _e tuttavia non tradotto erroneamente “servo”, perché non viene proposto il lato obbligatorio e degradante del servizio. L'idea di "schiavitù" al giorno d'oggi ha associazioni completamente diverse. SEPARATO. — Confronta s... [ Continua a leggere ]

Romani 1:2

CHE AVEVA PROMESSO. — Più correttamente, _che ha promesso in precedenza dai suoi profeti in scritture sante. _C'è una finezza di significato espressa dall'assenza dell'articolo prima di quest'ultima frase. Viene quindi data una leggera enfasi all'epiteto "santo". Non è solo «in certi libri che vanno... [ Continua a leggere ]

Romani 1:3,4

Il quale, dal lato umano — quasi a mostrare che le profezie si sono realmente adempiute in Lui — è nato dalla stirpe di Davide, stirpe giusta del Messia; il quale, dal lato divino, in virtù dell'attributo divino della santità che dimora nel suo spirito, fu dichiarato Figlio di Dio, da quella potente... [ Continua a leggere ]

Romani 1:4

CON POTERE. — Cioè in maniera trascendente e sovrumana. SECONDO LO SPIRITO DI SANTITÀ. — In antitesi a «secondo la carne», e quindi venendo là dove dovremmo aspettarci «nella sua natura divina». Eppure c'è una differenza, la cui precisa sfumatura non è facile da definire. Cosa dobbiamo intendere pe... [ Continua a leggere ]

Romani 1:5

Per mezzo di Lui — per Cristo il Figlio — egli, Paolo, aveva ricevuto la propria speciale 'investitura' e l'incarico di ricondurre i Gentili a quello stato di leale e doverosa sottomissione che ha la sua radice nella fede; tutto ciò che tenderebbe alla gloria del suo nome. ABBIAMO RICEVUTO. — L'Apo... [ Continua a leggere ]

Romani 1:6

FRA CHI SIETE ANCHE VOI. — Forse è meglio non mettere una virgola su "anche". Tra queste chiese gentili, alle quali sono stato appositamente incaricato, anche voi romani siete chiamati alla stessa obbedienza di fede, e perciò ho più diritto di rivolgermi a voi. CHIAMATO DA GESÙ CRISTO - _cioè,_ non... [ Continua a leggere ]

Romani 1:7

A ROMA. — Va osservato che uno Stato membro. di una certa importanza, il Codex Boernerianus, omette queste parole. Lo stesso MS., con alcuni altri, altera la frase successiva, "amato da Dio" in "nell'amore di Dio", sostituendo così al discorso speciale ai Romani un discorso generale a tutti "che son... [ Continua a leggere ]

Romani 1:8

RINGRAZIO IL MIO DIO ATTRAVERSO GESÙ CRISTO. — Come si può dire che l'Apostolo ringrazia Dio per _mezzo di_ Gesù Cristo? Cristo è, per così dire, il mezzo attraverso il quale Dio è stato messo in stretta relazione con l'uomo. Quindi tutti i rapporti tra Dio e l'uomo sono rappresentati come passanti... [ Continua a leggere ]

Romani 1:8-17

(8-17) L'Apostolo si congratula con i Romani per la buona notizia che aveva udito. Aveva desiderato a lungo e ardentemente di visitarli di persona. Sì, anche a Roma deve predicare il vangelo — di cui non si vergogna, ma è orgoglioso. È irto di niente di meno che la salvezza stessa sia per gli Ebrei... [ Continua a leggere ]

Romani 1:9

La prova che l'Apostolo nutre questo vivo interesse per la Chiesa romana espresso attraverso una solenne scongiura. CHI SERVO. — La parola per “servire” è strettamente usata per il servizio volontario reso a Dio, specialmente nella via del sacrificio e del culto esteriore. Qui è in qualche modo met... [ Continua a leggere ]

Romani 1:9-11

(9-11) È il soggetto costante delle preghiere dell'Apostolo perché riesca a farsi strada verso Roma; tanto è ansioso di aprire il suo cuore a quella Chiesa nel rapporto personale-apostolico.... [ Continua a leggere ]

Romani 1:10

SE IN QUALCHE MODO ORA A LUNGO. — Nota questo accumulo di particelle, che denota la serietà del suo desiderio. "Per tutto questo tempo ho desiderato ardentemente venire da te, e ora spero finalmente che possa essere messo in mio potere.... [ Continua a leggere ]

Romani 1:11

AFFINCHÉ IO POSSA IMPARTIRTI QUALCHE DONO SPIRITUALE. — Tali doni che fluirebbero naturalmente a un cristiano (oa molti collettivamente) dalla presenza personale e dalla calda simpatia di un altro; nel caso di San Paolo, accresciuta in proporzione alla ricchezza e all'elevazione della propria coscie... [ Continua a leggere ]

Romani 1:12

CIOÈ, CHE IO POSSA ESSERE CONSOLATO. — Un bel tocco di vera cortesia. È ansioso di vederli, per impartire loro qualche dono spirituale. Ma no! Si ritrae frettolosamente e si corregge. Non vuole che sia implicito che spetta a lui solo impartire e loro solo ricevere. Non assumerà una simile aria di su... [ Continua a leggere ]

Romani 1:13

Nei versetti precedenti l'Apostolo ha parlato del suo _desiderio; _qui parla del suo _scopo,_ che è un passo più vicino alla realizzazione. Aveva intenzione di aggiungere la Chiesa Romana alla messe in cui era impegnato a raccogliere. PERMETTERE. - Questo è, ovviamente, un arcaismo per "impedito",... [ Continua a leggere ]

Romani 1:14

AI GRECI E AI BARBARI. — L'Apostolo non intende collocare i Romani più in una classe che nell'altra. Significa semplicemente "per tutta l'umanità, non importa quale sia la loro nazionalità o cultura". La classificazione è esaustiva. Va ricordato che i greci chiamavano "Barbari" tutti coloro che non... [ Continua a leggere ]

Romani 1:14,15

Perché l'Apostolo è così ansioso di venire da loro? Perché gli viene imposto un obbligo, un dovere. (Comp. 1 Corinzi 9:16 , “la necessità è imposta su di me”). Egli deve predicare il vangelo agli uomini di tutte le classi e lingue; La stessa Roma non fa eccezione.... [ Continua a leggere ]

Romani 1:15

Di conseguenza, in quanto dipende dalla sua volontà, e non dal governo esterno degli eventi da parte di Dio, l'Apostolo è pronto a predicare il vangelo, come alle altre genti, così anche a Roma. QUINDI, PER QUANTO LO SIA IN ME. — Ci sono tre modi di interpretare questa frase, anche se il significat... [ Continua a leggere ]

Romani 1:16

L'Apostolo non si vergognerà della sua missione, nemmeno nelle metropoli del mondo. Non può vergognarsi di uno schema così benefico e così grandioso. Il vangelo che predica è quel potente agente che Dio stesso ha messo in moto, e il cui scopo è la salvezza di tutti coloro che ripongono la loro fede... [ Continua a leggere ]

Romani 1:17

Il vangelo raggiunge il suo fine, la salvezza del credente, rivelando la giustizia di Dio, _cioè_ il piano o processo da Lui disegnato affinché gli uomini diventino giusti ai Suoi occhi. La parte essenziale dalla parte dell'uomo, l'inizio e la fine di quel progetto, è la Fede. Per cui c'era autorità... [ Continua a leggere ]

Romani 1:18

Come fase preliminare a questa rivelazione della giustificazione e della fede, ce n'è un'altra, che è il suo opposto: una rivelazione e rivelazione dell'ira divina. La prova si vede nella condizione presente sia del mondo dei Gentili che di quello ebraico. E il primo del mondo dei Gentili, Romani 1:... [ Continua a leggere ]

Romani 1:19

L'Apostolo prosegue mostrando come i Gentili arrivarono ad avere una tale conoscenza del diritto, e come lo reprimessero e lo contravvenissero. L'avevano, perché possedeva anche tutta la conoscenza che generalmente l'umanità possedeva di Dio. Tutto quello che si poteva sapere senza una rivelazione... [ Continua a leggere ]

Romani 1:20

Infatti, sebbene vi fossero parti dell'essere di Dio in cui l'occhio non poteva penetrare, tuttavia si potevano facilmente dedurre dal carattere della sua creazione visibile, che portava in tutto il marchio dell'Onnipotenza e della Divinità. LE COSE INVISIBILI DI LUI. — I suoi attributi invisibili,... [ Continua a leggere ]

Romani 1:21

Sapevano abbastanza di Dio per sapere che grazie e lodi erano dovuti a Lui; ma nessuno di questi hanno offerto. Hanno messo da parte l'istinto naturale dell'adorazione e sono caduti nelle speculazioni, che li hanno solo portati sempre più lontano dalla verità. La nuova conoscenza di cui andavano in... [ Continua a leggere ]

Romani 1:22

SONO DIVENTATI DEGLI SCIOCCHI. — Sono _stati resi ridicoli. _Non è solo che espongono la loro vera follia, ma quella follia è essa stessa inflitta giudizialmente da Dio come punizione per il primo passo di declinazione da Lui.... [ Continua a leggere ]

Romani 1:22,23

Basandosi sulla propria saggezza, si allontanarono sempre più dalla vera saggezza, cadendo nella contraddizione di supporre che l'Essenza eterna e immutabile di Dio potesse essere rappresentata dalle figure deperibili dell'uomo, o dell'uccello, o del quadrupede, o dell'insetto.... [ Continua a leggere ]

Romani 1:23

IN UN'IMMAGINE FATTA COME A. — _A somiglianza dell'immagine dell'uomo mortale. _Questo antropomorfismo si applica più specialmente alle religioni della Grecia e di Roma. Le rappresentazioni della Divinità sotto forma di bestie erano più comuni in Egitto. “Il culto era universalmente pagato a bovini,... [ Continua a leggere ]

Romani 1:24-32

(24-32) Quindi caddero in una profondità ancora più bassa; poiché, in collera per la loro perversione della verità, Dio si astenne dal controllare il loro corso discendente. Li ha lasciati per seguire la loro inclinazione al male. La loro idolatria si trasformò in immoralità spudorata e crimini cont... [ Continua a leggere ]

Romani 1:25

CHI HA CAMBIATO LA VERITÀ DI DIO IN UNA MENZOGNA. — Hanno cessato di adorare Dio così com'è — nella Sua vera natura essenziale, e hanno invece adorato falsi dei. La frase "in una bugia" è letteralmente, _con una bugia,_ la "menzogna" essendo considerata lo strumento mediante il quale viene effettuat... [ Continua a leggere ]

Romani 1:27

IN SE STESSI , _cioè_ su se stessi, sulle proprie persone così vergognosamente disonorate. QUELLA RICOMPENSA DEL LORO ERRORE CHE FU SODDISFATTA. — L'“errore” è il volgersi da Dio agli idoli. La “ricompensa dell'errore” si vede in questi eccessi innaturali a cui sono stati consegnati i pagani.... [ Continua a leggere ]

Romani 1:28

ANCHE COME. — Giustamente tradotto nella versione Autorizzata: "come" non è qui equivalente a "perché", ma significa piuttosto, _proprio nella stessa proporzione di. _Il grado della punizione di Dio corrispondeva esattamente al grado di deviazione dell'uomo da Dio. NON PIACE. — C'è un gioco di paro... [ Continua a leggere ]

Romani 1:29,30

SUSSURRATORI, CALUNNIATORI. — In greco l'idea di segretezza è contenuta principalmente nella prima di queste parole. “Segreti calunniatori e calunniatori di ogni tipo.”... [ Continua a leggere ]

Romani 1:30

ODIATORI DI DIO. — Piuttosto, forse, _odiato da Dio. _Non sembrano esserci esempi di senso attivo. L'Apostolo apparentemente butta in una parola enfatica riassumendo il catalogo fin dove è arrivato; poi riprende con una nuova classe di peccati. Finora ha parlato principalmente di peccati di malizia,... [ Continua a leggere ]

Romani 1:31

SENZA COMPRENSIONE , _cioè_ senza comprensione morale o spirituale; incapace di discriminare tra giusto e sbagliato, conveniente e inopportuno. San Paolo prega affinché i Colossesi possiedano questa facoltà ( Colossesi 1:9 ). SENZA AFFETTO NATURALE. — L'affetto fondato sulla relazione naturale — _a... [ Continua a leggere ]

Romani 1:32

SAPERE. — Di nuovo la parola per "conoscenza completa o completa". Con piena consapevolezza della sentenza di morte eterna che è in serbo per loro. Essi mostrano che non è un cedimento momentaneo alla forza della tentazione o della passione, ma una radicale perversione della coscienza e della ragio... [ Continua a leggere ]

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