(12) Quali cose anche noi diciamo, non con le parole che insegna la saggezza dell'uomo, ma che insegna lo Spirito Santo; (o) confrontare le cose spirituali con quelle spirituali.

(12) Ora ritorna al suo proposito, e conclude l'argomento che aveva iniziato nel versetto sei ( 1 Corinzi 2:6 ), ed è questo: le parole devono essere applicate alla questione, e la questione deve essere esposta con parole che le sono proprie e appropriate: ora questa saggezza è spirituale e non dall'uomo, e quindi deve essere impartita da un insegnamento di tipo spirituale, e non da parole seducenti dell'eloquenza dell'uomo, in modo che la semplice, eppure meravigliosa maestà dello Spirito Santo può apparire in essa.

(o) Applicando le parole alla questione, cioè che come insegniamo cose spirituali, così il nostro tipo di insegnamento deve essere spirituale.

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