• Giudici 18:20

    Il sacerdote si rallegrò in cuor suo; prese l'efod, gl'idoli e l'immagine scolpita, e s'unì a quella gente.

  • Giudici 18:21

    Così si rimisero in cammino, mettendo innanzi a loro i bambini, il bestiame e i bagagli.

  • Giudici 18:22

    Com'erano già lungi dalla casa di Mica, la gente che abitava nelle case vicine a quella di Mica, si radunò e inseguì i figliuoli di Dan.

  • Giudici 18:23

    E siccome gridava dietro ai figliuoli di Dan, questi, rivoltatisi indietro, dissero a Mica: "Che cosa hai, che hai radunata cotesta gente?"

  • Giudici 18:24

    Egli rispose: "Avete portato via gli dèi che m'ero fatti e il sacerdote, e ve ne siete andati. Or che mi esta egli più? Come potete dunque dirmi: Che hai?"

  • Giudici 18:25

    I figliuoli di Dan gli dissero: "Fa' che non s'oda la tua voce dietro a noi, perché degli uomini irritati potrebbero scagliarsi su voi, e tu ci perderesti la vita tua e quella della tua famiglia!"

  • Giudici 18:26

    I figliuoli di Dan continuarono il loro viaggio; e Mica, vedendo ch'essi eran più forti di lui se ne tornò indietro e venne a casa sua.

  • Giudici 18:27

    Ed essi, dopo aver preso le cose che Mica avea fatte e il sacerdote che aveva al suo servizio, giunsero a Lais, a un popolo che se ne stava tranquillo e in sicurtà; lo passarono a fil di spada, e dettero la città alle fiamme.

  • Giudici 18:28

    E non ci fu alcuno che la liberasse, perch'era lontana da Sidon, e i suoi abitanti non avean relazioni con altra gente. Essa era nella valle che si estende verso Beth-Rehob.

  • Giudici 18:29

    Poi i Daniti ricostruirono la città e l'abitarono. E le posero nome Dan, dal nome di Dan loro padre, che fu figliuolo d'Israele; ma prima, il nome della città era Lais.

  • Giudici 18:30

    Poi i figliuoli di Dan rizzarono per sé l'immagine scolpita; e Gionathan, figliuolo di Ghershom, figliuolo di Mosè, e i suoi figliuoli furono sacerdoti della tribù dei Daniti fino al giorno in cui gli abitanti del paese furon deportati.

Continua dopo la pubblicità