(1) Pertanto, visto che anche noi siamo circondati da un così grande nugolo di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci assale, e corriamo con pazienza la corsa che ci è proposta, ( 2) Guardando a Gesù, autore e perfezionatore della nostra fede; il quale per la gioia che gli era posta dinanzi ha sopportato la croce, disprezzando la vergogna, e si è posto alla destra del trono di Dio.

Certamente, non vi fu mai motivo più persuasivo, né più potente a ciò che lo Spirito Santo ha qui raccomandato, dal suo servo Apostolo alla Chiesa, che nel seguire la storia data prima dei fedeli Patriarchi nel Capitolo precedente, col mostrare in questo la Persona gloriosa di Cristo; e facendo di Gesù ciò che Egli è veramente, l'insieme di tutti gli argomenti, e la somma e la sostanza di ogni persuasione per una vita fedele.

Prezioso Signore Gesù, direi, sia la mia parte in modo da guardare a te, così da vederti, così da appenderti a te con tutto il mio cuore, e l'anima e gli affetti, come l'Alfa e l'Omega, il primo e il ultimo, e non solo l'Autore e Compitore della fede, ma l'Autore e Compitore della salvezza; sì, la salvezza stessa, in tutta la sua beatitudine, per il tempo e per l'eternità!

E, Lettore, ti prego di soffermarti con me su queste parole e di considerare la loro bellezza. Un nugolo di testimoni di cui si dice che siamo circondati. E si ricordi che sono i testimoni di Dio, che sono i più onorevoli di tutti i testimoni. Testimoniano la fedeltà di Dio Padre, nel suo amore eterno alla Chiesa. Testimoniano la Persona, la Divinità, gli Uffici, i caratteri, le relazioni, l'opera di redenzione e la salvezza compiuta del Signore Gesù Cristo.

E testimoniano la Persona, la Divinità e il Ministero, nelle influenze rigeneranti, vivificanti, sostenitrici e confortanti dell'anima di Dio Spirito Santo. Circondato, quindi, con la testimonianza di altri, e reso capace dalla grazia di dare nella nostra, quelle verità grandi e importanti; si attende che il Signore li rafforzi nella loro guerra cristiana e metta da parte il peccato assillante dell'incredulità, che aderisce a tutti gli uomini per natura, finché la grazia non dia loro nuove menti e nuovi cuori, per ricevere la testimonianza di Dio di se stesso', e correre con pazienza la corsa che ci sta davanti; guardando Gesù in ogni passo del cammino.

E, oh! la beatitudine di vedere così il Figlio per fede e credere in lui! Giovanni 6:40 . Vedendolo, come Uno con il Padre, su tutto, Dio benedisse per sempre. Vedendolo come il Cristo di Dio, l'Inviato di Dio, il Sigillato di Dio, pieno di grazia e di verità. E, in questa visione benedetta di contemplare Gesù, quando lui, che è l'Autore e il Compitore della fede, dà la fede, per credere alla testimonianza che Dio ha dato del suo caro Figlio.

Il figlio rigenerato di Dio lo contempla e lo accetta in ginocchio, in santa gioia ed estasi, come l'Unico e solo appuntamento e ordinanza di salvezza di Geova, sul quale l'anima può riposare sicura, per tutta la pace e la felicità di la vita che è ora e quella che verrà. Lettore! fermati solo a chiedere al tuo cuore, stai così guardando Gesù? È, secondo te, sia l'Autore che il Compitore della fede? Ci sono molti che sembrano molto disposti a farlo diventare l'Autore, ma si sentono un po' riluttanti ad accettarlo come Finitore.

E cos'è questo se non orgoglio farisaico? Immagino umilmente che tali uomini, se sotto l'insegnamento divino, potrebbero presto apprendere il pericolo di questo errore. Lascia che si pongano questa semplice domanda: come ho guardato per la prima volta a Gesù? Non era come un peccatore povero, indifeso, senza amici, bisognoso, condannato da sé? E ora ho qualcosa di mio da consigliarmi altrimenti? Lascia che questa domanda sia equamente applicata al cuore, sotto l'insegnamento divino, e sono sicuro che non ci sarà un figlio di Dio sulla terra, se veramente insegnato da Dio, ma chi sarà allora pronto a rendere Gesù tanto il Finitore quanto l'Autore sia della sua fede che della sua salvezza.

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