Agonia nel giardino (26:36-46).

Gesù ei suoi discepoli arrivano al Getsemani. Noi che sappiamo cosa aspettarci riconosciamo che l'ora cruciale è giunta, ma è salutare riconoscere che prima della sua prova Gesù trova necessario pregare. Consapevole di qualcosa di ciò che sta davanti, la Sua preghiera è un'agonia mentre cerca di assicurarsi che ciò che sta affrontando sia davvero la volontà di Suo Padre. Come per il fatto che non conosce il tempo della sua venuta ( Matteo 24:36 ) è segno della sua vera umanità che deve verificare il sentiero che sta percorrendo per quanto sarà terribile.

E lo fa sperando che possa sbagliare nel riconoscere il sentiero che deve prendere, che anche a quest'ora undicesima potrebbe rivelarsi non necessario. Ma nonostante tutti i suoi pensieri e le sue paure Egli è determinato a obbedire alla volontà di Suo Padre. Dovremmo notare che le risorse a cui Egli fa appello mentre affronta la Sua coppa di sofferenza sono solo quelle disponibili per qualsiasi uomo. Anche la sua angoscia è come la loro.

E in quel Giardino (sebbene Matteo non indichi che fosse un Giardino), a differenza di uno che aveva fallito in un Giardino precedente ( Genesi 3 ), Egli prega fino a che «sia esaudito per il suo santo timore» ( Ebrei 4:7 ) . Allora finalmente può cessare di pregare, con l'anima riposata. Ha pregato fino alla vittoria. Getsemani significa 'il frantoio' (gat semanim). Era un nome adatto a ciò che avrebbe sopportato.

Il fatto che in precedenza non siamo stati introdotti alla vita emotiva di Gesù serve a sottolineare il fatto qui come le sue emozioni vengono messe a nudo. L'anima stessa di Gesù è, per così dire, lacerata mentre affronta il calice della sofferenza.

Lo schema è semplice. Gesù arriva con i suoi discepoli, Gesù si separa con i tre interiori per pregare la sua triplice preghiera, Gesù ritorna dal suo discepolo.

Analisi.

a Allora Gesù viene con loro in un luogo chiamato Getsemani, e dice ai suoi discepoli: «Voi sedete qui, mentre io vado di là a pregare» ( Matteo 26:36 ).

b E prese con sé Pietro ei due figli di Zebedeo, e cominciò ad essere addolorato e molto turbato ( Matteo 26:37 ).

c Poi dice loro: «L'anima mia è estremamente addolorata, fino alla morte, rimanete qui e vegliate con me». Ed egli si fece un poco avanti, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice. Tuttavia, non come voglio io, ma come vuoi tu» ( Matteo 26:38 ).

d E viene dai discepoli e li trova addormentati ( Matteo 26:40 a).

e E dice a Pietro: «Come, non potresti vegliare con me un'ora?

f Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione. Lo spirito infatti è pronto, ma la carne è debole» ( Matteo 26:40 ).

e Di nuovo una seconda volta se ne andò e pregò, dicendo: «Padre mio, se questo non può passare, se non lo bevo, sia fatta la tua volontà» ( Matteo 26:42 ).

d E venne di nuovo e li trovò addormentati, perché i loro occhi erano pesanti ( Matteo 26:43 ).

c Ed egli li lasciò di nuovo, e se ne andò, e pregò una terza volta, ripetendo le stesse parole ( Matteo 26:44 ).

b Poi viene dai discepoli e dice loro: «Dormite ora e riposatevi. Ecco, l'ora è vicina e il Figlio dell'uomo è consegnato nelle mani dei peccatori» ( Matteo 26:45 ).

un “Alzati, andiamo. Ecco, chi mi tradisce è vicino» ( Matteo 26:46 ).

Nota che in 'a' viene con i suoi discepoli al Getsemani per pregare, e dice loro di sedersi lì, e parallelamente li invita ad alzarsi e ad andarsene con Lui. In 'b' Egli separa i tre, è il momento del dolore, e nel parallelo ritorna dai discepoli, è il momento del riposo. Il brutto guaio è finito. In 'c' affronta la sua prima prova, e parallelamente affronta la sua terza prova.

In 'd' ritorna per trovarli addormentati, e parallelamente fa lo stesso. In 'e' si dispera che non abbiano potuto guardare per la prima ora, e nel parallelo va ad affrontare la seconda ora. Al centro in 'f' li invita a vegliare e pregare e riconosce la loro debolezza.

È interessante notare che qui c'è anche un altro schema nei tre periodi di preghiera. La prima è dettagliatamente dettagliata, la seconda meno dettagliatamente e la terza con la massima brevità. E tutti sono inseriti all'interno della struttura di 'a' e 'b' nel chiasmo.

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