Ma alla quarta generazione torneranno qui, perché l'iniquità degli Amorei non è ancora piena.

Ma nella quarta generazione, [ebraico, dowr ( H1755 ) o dor ( H1755 )] - la rivoluzione o il cerchio degli anni umani; un'età o una generazione. [Come genea ( G1074 ), presso i Greci, e soeculum presso i Romani, il suo significato, quanto all'estensione del tempo, differiva in epoche diverse.] Nell'età patriarcale denotava cento anni (cfr Genesi 15:13 con Esodo 12:40 ). In epoche successive il suo significato fu più limitato, poiché è usato per descrivere un periodo che va dai trenta ai quarant'anni ( Giobbe 42:16 ).

E sulla base di questa portata ordinaria portata dalla parola "generazione", uno scrittore recente ha fondato un'obiezione alla verità storica di questa storia. Ma trae una conclusione ingiustificabile; poiché, poiché ci sono solo due modi di calcolare una "generazione", il tasso ordinario di calcolarla da trenta a quarant'anni, e l'uso patriarcale a cui, secondo le abitudini di pensiero di Abramo, il Divino Rivelatore ha accordato le sue parole, è evidente che la "quarta generazione" è da intendersi in quest'ultimo senso, come è chiaramente indicato in Genesi 15:13 .

Verranno di nuovo qui. [In quella parte del discorso di Stefano ( Atti degli Apostoli 7:7 ) dove cita questa predizione, aggiunge, kai ( G2532 ) latreusousin ( G3000 ) moi ( G3427 ) en ( G1722 ) anche ( G3588 ) topoo ( G5117 ) touto ( G5129 ). Ma queste parole non si trovano né nel testo ebraico né nella Settanta. Wolfius suppone che si riferiscano a Esodo 3:12 .]

Poiché l'iniquità degli Amorrei non è ancora piena. Gli Amorrei erano una tribù così numerosa e potente in Canaan che a volte sono chiamati per tutti gli antichi abitanti, come lo sono qui. L'affermazione implica che c'è un progresso nel corso del peccato e del vizio sia tra le nazioni che tra gli individui, e che, sebbene sia permesso a lungo, dallo spirito tollerante del governo divino, di continuare impunemente, lunghezza raggiungono un punto culminante, dove, nelle retribuzioni di una giusta Provvidenza, la punizione del peccatore, anche in questo mondo, è inevitabile.

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