Come sta scritto: Ecco, io pongo in Sion una pietra d'inciampo e una roccia di scandalo; e chiunque crede in lui non si vergognerà.

Come è scritto ( Isaia 8:14 ; Isaia 28:16 ), ecco, io pongo in Sion una pietra d'inciampo e una roccia di scandalo: e chiunque crede in lui - o, meno decisamente, "crede in ciò",

Non deve vergognarsi. (Sulla resa di quest'ultima parola, vedi la nota in Romani 10:11 ). Due predizioni messianiche sono qui combinate, come non è insolito nelle citazioni dell'Antico Testamento. Così combinata, la predizione riunisce sia le classi di cui l'apostolo sta trattando, quelle per le quali il Messia dovrebbe essere solo una Pietra d'inciampo, sia quelle che dovrebbero considerarlo come la Pietra angolare di tutte le loro speranze.

Così esposto, questo capitolo non presenta gravi difficoltà, nessuna, infatti, che non derivi dall'argomento stesso, le cui profondità sono insondabili; mentre sotto ogni altro punto di vista la difficoltà di dargli un'interpretazione coerente e degna è a nostro giudizio insuperabile.

Osservazioni:

(1) Su tutti gli argomenti che per loro stessa natura esulano dalla comprensione umana, sarà nostra sapienza mettere in evidenza ciò che Dio dice nella Sua Parola, e ha effettivamente fatto nel suo agire verso gli uomini, come indiscutibile, anche se contraddice i risultati al quale, nel miglior esercizio del nostro giudizio limitato, potremmo essere arrivati. Fare altrimenti - esigere la rimozione di tutte le difficoltà nel procedimento divino, come condizione indispensabile della nostra sottomissione ad esso - è tanto imprudente quanto empio, scacciando lo spirito curioso da una verità dopo l'altra, fino a non avere neppure un briciolo di La religione naturale rimane.

(2) Che tipo di persone dovrebbero essere gli "eletti di Dio" - in umiltà - quando si ricordano che Egli li ha salvati e li ha chiamati, non secondo le loro opere, ma secondo il Suo proposito e grazia, dati loro in Cristo Gesù prima dell'inizio del mondo ( 2 Timoteo 1:9 ); in gratitudine, per "Chi ti fa differire, e che cosa hai che non hai ricevuto?" ( 1 Corinzi 4:7 ;) in santa gelosia su se stessi, ricordando che "Dio non è schernito", ma "quello che l'uomo semina, lo mieterà" ( Galati 6:7 ); nella "diligenza per rendere sicura la nostra vocazione ed elezione" ( 2 Pietro 1:10 ); eppure con serena fiducia, che «che Dio predestina, chiama e giustifica,Romani 8:30).

(3) La sincerità nella religione, o un desiderio generale di essere salvati, con assidui sforzi per fare il bene, si rivelerà fatale come motivo di fiducia davanti a Dio, se non accompagnata da un'implicita sottomissione al Suo metodo di salvezza rivelato (Rm 10:31). -33).

(4) Nel rifiuto della grande massa del popolo eletto e nell'accostamento di moltitudini di Gentili estranei, Dio vorrebbe che gli uomini vedessero una legge della Sua procedura che il giudizio del gran giorno rivelerà più vividamente, che "il gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi" ( Matteo 20:16 ).

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