SALMI

SALMO XLII.

      Se il libro dei Salmi è, come alcuni l'hanno definito, uno specchio o uno specchio di pii e devoti affetti, questo salmo in particolare merita, come un altro salmo, di esserlo, ed è proprio come un altro a accendi ed eccita tali in noi: i desideri di grazia sono qui forti e ferventi; graziose speranze e paure, gioie e dolori, sono qui in lotta, ma la piacevole passione viene da un conquistatore.

Oppure possiamo prenderlo per un conflitto tra senso e fede, opposizione sensoriale e fede che risponde. I. La fede inizia con i santi desideri verso Dio e la comunione con lui, Salmi 42:1 ; Salmi 42:2 . II. Il senso si lamenta dell'oscurità e della nuvolosità della condizione presente, aggravata dal ricordo dei precedenti godimenti, Salmi 42:3 ; Salmi 42:4 .

III. La fede mette a tacere la denuncia con l'assicurazione di un buon problema finalmente, Salmi 42:5 . IV. Il senso rinnova le sue lamentele dell'attuale stato oscuro e malinconico, Salmi 42:6 ; Salmi 42:7 .

V. La fede sorregge il cuore, tuttavia, con la speranza che il giorno spunti, Salmi 42:8 . VI. Il senso ripete i suoi lamenti ( Salmi 42:9 ; Salmi 42:10 ) e sospira la stessa rimostranza che aveva fatto prima delle sue lagnanze.

VII. La fede ottiene l'ultima parola ( Salmi 42:11 ), per mettere a tacere le lamentele dei sensi, e, sebbene sia quasi la stessa cosa ( Salmi 42:5 ), ora prevale e domina. Il titolo non ci dice chi fosse l'autore di questo salmo, ma molto probabilmente era Davide, e possiamo congetturare che sia stato scritto da lui in un momento in cui, o per la persecuzione di Saul o per la ribellione di Assalonne, fu cacciato dal santuario e tagliato fuori dal privilegio di servire Dio nelle ordinanze pubbliche.

Lo stile di esso è molto lo stesso con 63, e quindi possiamo presumere che sia stato scritto dalla stessa mano e nella stessa o in una simile occasione. Nel cantarla, se siamo o in afflizione esteriore o in afflizione interiore, possiamo adattarci alle espressioni malinconiche che troviamo qui; se no, dobbiamo, nel cantarli, simpatizzare con coloro di cui parlano troppo chiaramente, e grazie a Dio non è il nostro caso; ma quei passaggi in esso che esprimono ed eccitano i santi desideri verso Dio, e la dipendenza da lui, dobbiamo seriamente sforzarci di portare le nostre menti su.

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