Tito 2:1

II. (1) MA DI' LE COSE CHE DIVENTANO SANA DOTTRINA. — Introdurre un'organizzazione regolare e il principio di un governo ecclesiastico centrale nelle numerose ma disperse congregazioni cristiane di Creta fu la prima opera di Tito. La seconda e altrettanto gravosa missione che l'apostolo Paolo gli i... [ Continua a leggere ]

Tito 2:2

CHE GLI UOMINI ANZIANI. — Non presbiteri, o anziani, in senso ufficiale, ma semplicemente i “vecchi” nelle congregazioni. SII SOBRIO. — In un senso più esteso di quello che darebbe il semplice significato letterale della parola. Lascia che gli uomini più anziani siano "premurosi", in contrasto con... [ Continua a leggere ]

Tito 2:3

ANCHE LE DONNE ANZIANE. — San Paolo, fedele a quello che ormai era diventato uno dei principi guida del cristianesimo, l'uguale posizione delle donne nella città di Dio, coeredi degli uomini nella cittadinanza della città che ha le fondamenta, procede a ricordare all'anziano donne di Creta dei propr... [ Continua a leggere ]

Tito 2:4

CHE INSEGNINO ALLE GIOVANI A ESSERE SOBRIE. — Meglio reso, semplicemente, _che insegnino_ (o _scolarizzino_ ) _le giovani donne,_ omettendo le parole “essere sobrie”. A Efeso lo stesso rappresentante dell'Apostolo fu incaricato di esortare le giovani; molto probabilmente lo stesso incarico che qui v... [ Continua a leggere ]

Tito 2:5

PER ESSERE DISCRETO. — Vedi Nota in Tito 2:2 di questo capitolo. CASTO. — Non solo nell'atto, ma anche nell'aspetto, nel parlare, nel pensiero, anche nell'abito. CUSTODI A CASA. — Le autorità più anziane qui, invece di “custodi in casa” ( _domum custodientes, domus curam habentes_ ), leggevano i _... [ Continua a leggere ]

Tito 2:6

ANCHE I GIOVANI ESORTANO AD ESSERE SOBRI. — A Tito spetta soprattutto il compito di influenzare i giovani. Fra loro, per quanto riguarda l'età, deve ancora essere annoverato; per quanto riguarda le loro peculiari tentazioni, nessuna poteva essere trovata così adatta come l'ancora giovane discepolo c... [ Continua a leggere ]

Tito 2:7

IN OGNI COSA MOSTRA A TE STESSO UN MODELLO DI BUONE OPERE. — Qui san Paolo mostra a Tito che il suo lavoro speciale non è l'istruzione di una classe o ordine particolare, o età o sesso, ma che egli deve modellare tutta la sua vita in modo che possa offrire un "modello" a tutti - uomini e donne, vinc... [ Continua a leggere ]

Tito 2:8

DISCORSO SANO, CHE NON PUÒ ESSERE CONDANNATO. — La sostanza dell'insegnamento di Tito, sia nei rapporti più privati ​​con gli individui, sia nella sua predicazione nelle riunioni cristiane, deve essere sana, pratica, virile, in contrasto con l'istruzione malaticcia, morbosa, fantasiosa in cui si tro... [ Continua a leggere ]

Tito 2:9

ESORTA I SERVI AD ESSERE OBBEDIENTI AI PROPRI PADRONI. — La traduzione accurata qui è _servi vincolati. _Le parole in questo e nel successivo versetto, va ricordato, sono rivolte a “schiavi”. Con qualche particolare riferimento alle peculiari circostanze della Chiesa a Creta, San Paolo aveva dato in... [ Continua a leggere ]

Tito 2:10

NON RUBANDO, MA MOSTRANDO TUTTA LA BUONA FEDELTÀ. — Si deve ricordare che molti degli schiavi dell'impero romano erano impiegati in altre mansioni oltre a quelle legate alla casa o alla fattoria. Ad alcuni venivano affidate botteghe, e queste essendo spesso lasciate a se stesse, naturalmente erano c... [ Continua a leggere ]

Tito 2:11

POICHÉ LA GRAZIA DI DIO CHE PORTA LA SALVEZZA È APPARSA A TUTTI GLI UOMINI. — Tradotto più accuratamente, _poiché la grazia di Dio è apparsa, portando la salvezza a tutti gli uomini. _“Perché” dà il fondamento, la base su cui poggiano le esortazioni pratiche agli uomini liberi come ai servi, contenu... [ Continua a leggere ]

Tito 2:12

INSEGNARCI. — Letteralmente, _disciplinandoci; _educandoci dalle tristi esperienze della vita. La grazia di Dio è in verità una severa disciplina di abnegazione e di allenamento per cose superiori. NEGARE L'EMPIETÀ E LE CONCUPISCENZE MONDANE. — Più precisamente, _nell'intento che, avendo negato,_ &... [ Continua a leggere ]

Tito 2:13

CERCANDO QUELLA BENEDETTA SPERANZA, E L'APPARIZIONE GLORIOSA. — Il greco dovrebbe essere qui reso, _cercando la beata speranza e la manifestazione della gloria. _E quella vita santa, appena sollecitata al credente, di quieta moderazione, di amore verso gli altri, di pietà verso Dio, deve essere illu... [ Continua a leggere ]

Tito 2:14

CHI HA DATO SE STESSO PER noi. — (Vedi Galati 1:4 ; Efesini 5:25 .) Queste parole riprendono il pensiero espresso nel termine “Salvatore” dell'ultimo versetto. "Se stesso", tutto se stesso, come è stato ben detto, "il più grande dono mai dato"; “per noi”, cioè per nostro conto. PER RISCATTARCI DA OG... [ Continua a leggere ]

Tito 2:15

QUESTE COSE PARLANO, ESORTANO E RIMPROVERANO CON OGNI AUTORITÀ. — Queste parole sono la conclusione di questa parte della Lettera di san Paolo a Tito. Una nuova divisione dell'Epistola inizia subito dopo questo versetto con il terzo capitolo. Egli pronuncerà le parole — molte delle quali acute e ama... [ Continua a leggere ]

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