(15) Guardando diligentemente che alcuno venga meno alla grazia di Dio; che nessuna radice di amarezza che sgorghi ti preoccupi, e così molti non siano contaminati; (16) Non vi sia alcun fornicatore, o persona profana, come Esaù, che per un boccone di carne vendette la primogenitura. (17) Sapete infatti che poi, quando avrebbe ereditato la benedizione, fu rigettato: poiché non trovò luogo di pentimento, sebbene lo cercasse con cura con le lacrime.

In questi versetti abbiamo chiamato la Chiesa, a contemplare la salvezza del popolo del Signore, guardando al carattere contrario, in quelli che non hanno, né hanno mai avuto, la grazia di Dio. Ecco una serietà raccomandata ai fedeli, di guardare con diligenza nelle loro assemblee tra i semplici professori, che formano, alla vista del pubblico, parte della Chiesa visibile, ma in realtà non ne fanno, né mai vi appartenevano.

Tali sono della radice amara, che, germogliando e mescolandosi al vero seme, come la zizzania in un giardino, contamina ciò che è puro. E il caso è esemplificato, nella storia di Esaù, che qui è chiamato Persona profana, cioè reprobo, Malachia 1:3 . E questa riprovazione è spiegata, nel disprezzo del suo diritto di primogenitura, che includeva Cristo.

Da qui il suo rifiuto da parte del Signore. E cos'era che cercava attentamente con le lacrime? Non Cristo, e la benedizione promessa in lui, ma la benedizione terrena, che suo padre aveva concesso al fratello minore, facendolo suo signore. Questo come quello che cercò accuratamente con le lacrime, sperando, con le sue grida amarissime, di convincere suo padre a revocare questo dono fatto a Giacobbe. E che, invero, sebbene non revocato, ottenne, quando Giacobbe, poco dopo, fu costretto a fuggire per salvarsi la vita, dalla sua furia; non tornare più per molti anni.

Ma la benedizione delle misericordie spirituali in Cristo, anche il seme promesso, Esaù non cercò né considerò. Perciò, si dice, non trovò luogo di pentimento; o, il margine della Bibbia lo esprime più fortemente, non c'è modo di fargli cambiare idea; sebbene lo cercasse attentamente con le lacrime. Il Lettore si rivolga alla storia, Genesi 27:1 tutto; Genesi 27:5 .

Lettore! ecco il pentimento di Esaù, il dolore mondano, come lo chiama un apostolo, che opera la morte; e impara a distinguerlo da quel dolore, che è secondo un tipo divino, e che ha operato la vita. L'uno, gli effetti della natura; l'altro i frutti della grazia; l'uno le fatiche dell'uomo, l'altro il dono di Dio. Esaù e tutti come Esaù, che finiscono nella disperazione; Giacobbe, e tutto il seme spirituale di Giacobbe, che conduce a Cristo, e la vita in lui eterna, 2 Corinzi 7:10 .

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