(4) Che diremo allora? [È] la legge peccato? Dio non voglia. No, non avevo conosciuto il peccato, ma dalla legge: poiché non avevo conosciuto (o) la concupiscenza, a meno che la legge non avesse detto: Non concupire.

(4) Un'obiezione: e allora? La legge e il peccato sono la stessa cosa e sono d'accordo insieme? No, dice: il peccato è ripreso e condannato dalla legge. Ma poiché il peccato non può essere rimproverato, e non è stato in modo sentito fino a quando non è stato provocato e suscitato dalla legge, se ne prende occasione per essere più oltraggioso, e tuttavia non per colpa della legge.

(o) Con la parola "lussuria" in questo luogo egli non intende le stesse concupiscenze malvagie, ma la fonte da cui provengono, poiché gli stessi filosofi pagani condannavano le concupiscenze malvagie, anche se alquanto povere. Ma quanto alla fonte della lussuria, non potevano nemmeno determinarla, eppure è la stessa sede della macchia e della sporcizia naturali e impure.

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