• Isaia 1:5

    A che pro colpirvi ancora? Aggiungereste altre rivolte. Tutto il capo è malato, tutto il cuore è anguente.

  • Isaia 1:6

    Dalla pianta del piè fino alla testa non v'è nulla di sano in esso: non vi son che ferite, contusioni, piaghe aperte, che non sono state nettate, né fasciate, né lenite con olio.

  • Isaia 1:7

    Il vostro paese è desolato, le vostre città son consumate dal fuoco, i vostri campi li divorano degli stranieri, sotto agli occhi vostri; tutto è devastato, come per sovvertimento dei barbari.

  • Isaia 1:8

    E la figliuola di Sion è rimasta come un frascato in una vigna, come una capanna in un campo di cocomeri, come una città assediata.

  • Isaia 1:9

    Se l'Eterno degli eserciti non ci avesse lasciato un picciol residuo, saremmo come Sodoma, somiglieremmo a Gomorra.

  • Isaia 1:10

    Ascoltate la parola dell'Eterno, o capi di Sodoma! Prestate orecchio alla legge del nostro Dio, o popolo di Gomorra!

  • Isaia 1:11

    Che m'importa la moltitudine de' vostri sacrifizi? dice l'Eterno; io son sazio d'olocausti di montoni e di grasso di bestie ingrassate; il sangue dei giovenchi, degli agnelli e dei capri, io non li gradisco.

  • Isaia 1:12

    Quando venite a presentarvi nel mio cospetto, chi v'ha chiesto di calcare i mie cortili?

  • Isaia 1:13

    Cessate dal recare oblazioni vane; il profumo io l'ho in abominio; e quanto ai noviluni, ai sabati, al convocar raunanze, io non posso soffrire l'iniquità unita all'assemblea solenne.

  • Isaia 1:14

    I vostri noviluni, le vostre feste stabilite l'anima mia li odia, mi sono un peso che sono stanco di portare.

  • Isaia 1:15

    Quando stendete le mani, io rifiuto di vederlo; anche quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto; e vostre mani son piene di sangue.

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