Numeri 4:1-49

1 L'Eterno parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo:

2 "Fate il conto dei figliuoli di Kehath, tra i figliuoli di Levi, secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri,

3 dall'età di trent'anni in su fino all'età di cinquant'anni, di tutti quelli che possono assumere un ufficio per far l'opera nella tenda di convegno.

4 Questo è il servizio che i figliuoli di Kehath avranno a fare nella tenda di convegno, e che concerne le cose santissime.

5 Quando il campo si moverà, Aaronne e i suoi figliuoli verranno a smontare il velo di separazione, e copriranno con esso l'arca della testimonianza;

6 poi porranno sull'arca una coperta di pelli di delfino, vi stenderanno sopra un panno tutto di stoffa violacea e vi metteranno al posto le stanghe.

7 Poi stenderanno un panno violaceo sulla tavola dei pani della presentazione, e vi metteranno su i piatti, le coppe, i bacini, i calici per le libazioni; e vi sarà su anche il pane perpetuo;

8 e su queste cose stenderanno un panno scarlatto, e sopra questo una coperta di pelli di delfino, e metteranno le stanghe alla tavola.

9 Poi prenderanno un panno violaceo, col quale copriranno il candelabro, le sue lampade, le sue forbici, i suoi smoccolatoi e tutti i suoi vasi dell'olio destinati al servizio del candelabro;

10 metteranno il candelabro con tutti i suoi utensili in una coperta di pelli di delfino, e lo porranno sopra un paio di stanghe.

11 Poi stenderanno sull'altare d'oro un panno violaceo, e sopra questo una coperta di pelli di delfino; e metteranno le stanghe all'altare.

12 E prenderanno tutti gli utensili di cui si fa uso per il servizio nel santuario, li metteranno in un panno violaceo, li avvolgeranno in una coperta di pelli di delfino e li porranno sopra un paio di stanghe.

13 Poi toglieranno le ceneri dall'altare, e stenderanno sull'altare un panno scarlatto;

14 vi metteranno su tutti gli utensili destinati al suo servizio, i bracieri, i forchettoni, le palette, i bacini, tutti gli utensili dell'altare e vi stenderanno su una coperta li pelli di delfino; poi porranno le stanghe all'altare.

15 E dopo che Aaronne e i suoi figliuoli avranno finito di coprire il santuario e tutti gli arredi del santuario, quando il campo si moverà, i figliuoli di Kehath verranno per portar quelle cose; ma non toccheranno le cose sante, che non abbiano a morire. Queste sono le incombenze de' figliuoli di Kehath nella tenda di convegno.

16 Ed Eleazar, figliuolo del sacerdote Aaronne, avrà l'incarico dell'olio per il candelabro, del profumo fragrante, dell'offerta perpetua e dell'olio dell'unzione, e l'incarico di tutto il tabernacolo e di tutto ciò he contiene, del santuario e de' suoi arredi".

17 Poi l'Eterno parlò a Mosè e ad Aaronne dicendo:

18 "Badate che la tribù delle famiglie dei Kehathiti non abbia ad essere sterminata di fra i Leviti;

19 ma fate questo per loro, affinché vivano e non muoiano quando si accosteranno al luogo santissimo: Aaronne e i suoi figliuoli vengano e assegnino a ciascun d'essi il proprio servizio e il proprio incarico.

20 E non entrino quelli a guardare anche per un istante le cose sante, onde non muoiano".

21 L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:

22 "Fa' il conto anche dei figliuoli di Gherson, secondo le case dei loro padri, secondo le loro famiglie.

23 Farai il censimento, dall'età di trent'anni in su fino all'età di cinquant'anni, di tutti quelli che possono assumere un ufficio per far l'opera nella tenda di convegno.

24 Questo è il servizio delle famiglie dei Ghersoniti: quel che debbono fare e quello che debbono portare:

25 porteranno i teli del tabernacolo e la tenda di convegno, la sua coperta, la coperta di pelli di delfino che v'è sopra, e la portiera all'ingresso della tenda di convegno;

26 le cortine del cortile con la portiera dell'ingresso del cortile, cortine che stanno tutt'intorno al tabernacolo e all'altare, i loro cordami e tutti gli utensili destinati al loro servizio; faranno tutto il servizio che si riferisce queste cose.

27 Tutto il servizio dei figliuoli dei Ghersoniti sarà sotto gli ordini di Aaronne e dei suoi figliuoli per tutto quello che dovranno portare e per tutto quello che dovranno fare; voi affiderete alla loro cura tutto quello che debbon portare.

28 Tale è il servizio delle famiglie dei figliuoli del Ghersoniti nella tenda di convegno; e l'incarico loro sarà eseguito agli ordini di Ithamar figliuolo del sacerdote Aaronne.

29 Farai il censimento dei figliuoli di Merari secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri;

30 farai il censimento, dall'età di trent'anni in su fino all'età di cinquant'anni, di tutti quelli che possono assumere un ufficio per far l'opera nella tenda di convegno.

31 Questo è quanto è affidato alle loro cure e quello che debbono portare, in conformità di tutto il loro servizio nella tenda di convegno: le assi del tabernacolo, le sue traverse, le sue colonne, le sue basi;

32 le colonne che sono intorno al cortile, le loro basi, i loro piuoli, i loro cordami, tutti i loro utensili e tutto il servizio che vi si riferisce. Farete l'inventario nominativo degli oggetti affidati alle loro cure e ch'essi dovranno portare.

33 Tale è il servizio delle famiglie dei figliuoli di Merari, tutto il loro servizio nella tenda di convegno, sotto ali ordini di Ithamar, figliuolo del sacerdote Aaronne".

34 Mosè, Aaronne e i principi della raunanza fecero dunque il censimento dei figliuoli dei Kehathiti secondo le loro famiglie e secondo le case dei loro padri,

35 di tutti quelli che dall'età di trent'anni in su fino all'età di cinquant'anni potevano assumere un ufficio per far l'opera nella tenda di convegno.

36 E quelli di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie, furono duemila settecentocinquanta.

37 Questi son quelli delle famiglie dei Kehathiti dei quali si fece il censimento: tutti quelli che esercitavano un qualche ufficio nella tenda di convegno; Mosè ed Aaronne ne fecero il censimento secondo l'ordine che l'Eterno avea dato per mezzo di Mosè.

38 I figliuoli di Gherson, di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie e secondo le case dei loro padri,

39 dall'età di trent'anni in su fino all'età di cinquant'anni, tutti quelli che potevano assumere un ufficio per far l'opera nella tenda di convegno,

40 quelli di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, furono duemila seicentotrenta.

41 Questi son quelli delle famiglie dei figliuoli di Gherson, di cui si fece il censimento: tutti quelli che esercitavano un qualche ufficio nella tenda di convegno; Mosè ed Aaronne ne fecero il censimento secondo l'ordine dell'Eterno.

42 Quelli delle famiglie dei figliuoli di Merari dei quali si fece il censimento secondo le loro famiglie, secondo le famiglie dei loro padri,

43 dall'età di trent'anni in su fino all'età di cinquant'anni, tutti quelli che potevano assumere un ufficio er far l'opera nella tenda di convegno,

44 quelli di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie, furono tremila duecento.

45 Questi son quelli delle famiglie dei figliuoli di Merari, di cui si fece il censimento; Mosè ed Aaronne ne fecero il censimento secondo l'ordine che l'Eterno avea dato per mezzo di Mosè.

46 Tutti i Leviti dei quali Mosè, Aaronne e i principi d'Israele fecero il censimento secondo le loro famiglie e secondo le case dei loro padri,

47 dall'età di trent'anni in su fino all'età di cinquant'anni, tutti quelli che potevano assumere l'ufficio di servitori e l'ufficio di portatori nella tenda di convegno,

48 tutti quelli di cui si fece il censimento, furono ottomila cinquecento ottanta.

49 Ne fu fatto il censimento secondo l'ordine che l'Eterno avea dato per mezzo di Mosè, assegnando a ciascuno il servizio che dovea fare e quello che dovea portare. Così ne fu fatto il censimento come l'Eterno avea ordinato a Mosè.

ESPOSIZIONE

I DOVERI DEI LE LEVITI ( Numeri 4:1 ).

Numeri 4:2

Prendi la somma dei figli di Cheat. I leviti essendo stati separati dalle altre tribù, i cheatiti devono ora essere separati dagli altri leviti per i doveri più onorevoli e sacri. A loro fu data la preferenza presumibilmente perché i sacerdoti erano cheatiti.

Numeri 4:3

Dai trent'anni in su. L'età in cui divennero responsabili del servizio fu ridotta poco dopo a venticinque anni ( Numeri 8:24 ) e in un secondo momento a venti ( 1 Cronache 23:27 ). Nel deserto potrebbe essere richiesto a un numero maggiore di uomini di occuparsi dei propri accampamenti e delle proprie famiglie; ma la spiegazione può probabilmente essere trovata nella proporzione insolitamente grande di coloro che a quell'epoca avevano un'età compresa tra i trenta ei cinquanta.

La Settanta ha modificato trenta in venticinque per farla concordare con Numeri 8:24 . Trent'anni divennero tra i Giudei l'età perfetta in cui l'uomo raggiungeva la piena maturità, ed entrava in tutte le sue lotte e doveri (cfr Luca 3:23 ). Nell'ospite. Non i gradi militari, ma la milizia sacra del Signore. Per fare il lavoro. Letteralmente, "fare la guerra alla guerra".

Numeri 4:4

Delle cose più sante. Piuttosto, "le cose santissime:" che erano al servizio dei Kehathiti. Quindi i Settanta.

Numeri 4:5

Il velo di copertura. Il sipario che pendeva davanti al Sancta Sanctorum, in seguito noto come "il velo del tempio" ( Luca 23:45 ).

Numeri 4:6

Il rivestimento di pelli di tasso. Probabilmente di pelli di vacca marina ( tachash ) , ma vedi Eso Esodo 25:5 . Il Targum della Palestina e la Settanta lo rendono entrambi "una copertura di pelle giacinto". Gli ebrei successivi non avrebbero avuto conoscenza degli animali marini comuni sulle rive del Mar Rosso. Un panno tutto blu. Questa era la caratteristica copertura esterna, e quindi visibile, della cosa più sacra, l'arca.

Numeri 4:7

I piatti, i cucchiai, le scodelle e i coperchi per coprirli. Piuttosto, "i piatti, le coppe, le brocche per il vino ei calici per versare", cioè; le offerte di bevande. Sembra che i due primi siano stati usati nell'offerta di carne, i due ultimi nella libazione.

Numeri 4:8

Metterà nelle sue doghe. Questa formula si ripete ugualmente con riferimento all'arca, alla mensa e ai due altari. Sarebbe quindi naturale supporre che le doghe fossero state tutte tolte mentre si rivestivano le varie coperture. D'altra parte, è espressamente indicato in Esodo 25:15 che le stanghe dell'arca "non saranno prese da essa.

"Due spiegazioni sono possibili. O il primo comando non contempla la necessità di avvolgere l'arca, e si applica solo a tutti i tempi in cui era ferma, o in movimento; oppure quest'ultima direzione significa solo, nella facilità del arca, che le doghe dovrebbero essere regolate allo scopo di portare.

Numeri 4:9

Snuff-piatti. Alcuni rendono questa parola "estintori", ma difficilmente potrebbe sopportare quel significato, poiché significa anche turiboli in Numeri 16:6 , e bracieri in Esodo 27:3 . Erano evidentemente pentole di metallo poco profonde disponibili per molti scopi diversi.

Numeri 4:10

Su un bar -ie; un telaio portante. Επ ἀναφορέων , Settanta; "a riposo", Targum di Palestina.

Numeri 4:12

Tutti gli strumenti del ministero. Questi non sembrano essere, in ogni caso, esclusivamente, i vasi relativi all'altare d'oro. Non sono imballati con esso, ma separatamente, in un panno blu e una copertura di pelle propria. Probabilmente includono tutti i vasi e gli utensili usati all'interno del tabernacolo che non sono stati precedentemente menzionati.

Numeri 4:13

Porta via le ceneri. Questo è omesso dalla Settanta. La parola ebraica per "cenere ha un significato alquanto dubbioso, essendo usata solo qui e in Esodo 27:3 ; Salmi 20:3 . Essendo collegata alla parola "grasso", può forse significare il grasso o il gocciolamento dagli olocausti. Il Targum della Palestina lo rende "ceneri.

"Poiché l'altare era cavo, e quando usato veniva riempito di terra o di pietre, non ci sarebbe stato bisogno di purificarlo dalle ceneri; se questo fosse il significato della parola, il comando sarebbe stato piuttosto quello di raccogliere le braci vive davanti al fu tolto l'altare per mantenere in vita il fuoco sacro, il quale non si lasciò mai spegnere può essere considerato certo.

Numeri 4:15

Queste cose sono il peso dei figli di Cheat. Una cosa che i cheatiti quasi certamente dovevano portare qui viene omessa, forse perché veniva portata senza alcuna copertura e non era considerata di uguale santità con il resto. Comunque, l'omissione è davvero notevole e potrebbe essere stata accidentale. È fornito dalla Settanta e dal testo del Samaritano nella seguente aggiunta a Numeri 4:14 : "E prenderanno un panno di porpora, copriranno la conca e il suo piede, e lo metteranno in una coperta di pelle giacinto, e mettilo sulle sbarre." I carichi dei Cheatiti erano sei, senza contare la conca e il suo piede:

(1) l'arca;

(2) la tavola dei pani di presentazione;

(3) il candelabro;

(4) l'altare d'oro;

(5) "strumenti di ministero;"

(6) la cornice dell'altare di bronzo.

Numeri 4:16

All'ufficio di Eleazar,... supervisione. Settanta, ἐπίσκοπος Ελεάζαρ …: ἡ ἑπισκοπὴ . Su di lui era affidata la supervisione e la responsabilità di tutti gli strumenti materiali del culto divino, e in particolare gli spettava di provvedere all'olio, all'incenso, al crisma e ai materiali per l'offerta quotidiana di carne. Senza dubbio è inteso, anche se non espresso con precisione, che i cheatiti erano specialmente sotto i suoi ordini.

Numeri 4:18

Non tagliate fuori la tribù delle famiglie dei Cheatiti. La parola tribù ( shebet ) è qui usata in modo insolito, non nel senso di tribus, ma di stirps. Forse come Levi era lui stesso un microcosmo di tutto Israele, così le sue famiglie erano classificate come tribù; e senza dubbio rimasero più distinti delle famiglie di qualsiasi altra tribù. Il significato del comando è chiaramente questo: "Fai attenzione che i cheatiti non siano stroncati per negligenza o mancanza di considerazione da parte tua; e la forma del comando, "non tagliare fuori", trasmetteva con enfasi l'avvertimento, che se ai cheatiti fosse capitato qualche danno che i sacerdoti avrebbero potuto prevenire, ne sarebbero stati responsabili agli occhi di Dio.

Senza dubbio, di fatto, i cheatiti avrebbero preso spunto dalla condotta dei sacerdoti: se fossero stati irriverenti e negligenti, i leviti sarebbero stati lo stesso, e prima o poi avrebbero supposto e, presumendo, sarebbero morti.

Numeri 4:19

Così fai a loro, cioè; esattamente come comandato in Numeri 4:5-4 .

Numeri 4:20

Non entreranno a vedere quando le cose sante saranno coperte. Questa traduzione è controversa. La parola resa "sono coperti" è l'infinito Piel da bala, inghiottire, e così distruggere. Può significare l'estrema rapidità con cui le cose santissime furono nascoste alla vista e rimosse al tatto, così da diventare, per così dire, inesistenti per il tempo. Quindi il siriaco, l'arabo, il samaritano e i Targum di Onkelos e della Palestina.

D'altra parte, può essere un'espressione proverbiale, "in un rondine, in un sorso", cioè; "per un istante", come in Giobbe 7:19 . E così la Settanta, ἐξάπινα e la maggior parte degli studiosi moderni. Comunque la prendiamo, la frase "non entreranno a vedere" sembra limitare il divieto sotto pena di morte all'atto deliberato di entrare per curiosità nel tabernacolo durante il processo di impacchettamento delle cose sante.

Il caso degli uomini di Bet-Semes, dunque ( 1 Samuele 6:19 ), non rientra nella lettera di questa legge, sebbene rientri nel suo spirito. Il comando, così limitato, è senza dubbio un'aggiunta al precedente comando di non toccare, ma è del tutto coerente con esso. Se era volontà di Dio proteggere questi sacri simboli della sua presenza e del suo culto con una tremenda santità, è ovvio che era obbligato a difenderli tanto dall'irriverente indiscrezione dell'occhio quanto dal tocco irriverente del mano; e l'indiscrezione qui proibita sarebbe stata decisamente intenzionale e imperdonabile.

Numeri 4:25

Porteranno le tende, ecc. Per queste quattro coperture, rispettivamente di arazzo, di pelo di capra, di pelle di montone e di pelle di mucca marina, vedi Esodo 26:1 . Oltre a questi, i Ghersoniti portavano tutti i tendaggi appartenenti al tabernacolo e al cortile esterno, con la sola eccezione del "velo" che era avvolto intorno all'arca.

Numeri 4:26

E le loro corde, e tutti gli strumenti del loro servizio. Prendendo questo versetto in connessione con Numeri 4:37 , dobbiamo intendere la parola "loro" come applicabile alle cose menzionate nel versetto precedente. I Merariti portavano le corde, ecc. delle impiccagioni del tribunale.

Numeri 4:28

Sotto la mano di Ithamar, come anche i Merariti. Era già stato impegnato a sovrintendere alla costruzione del tabernacolo ( Esodo 38:21 ).

Numeri 4:31

Questa è la carica del loro fardello, vale a dire; tutte le parti solide della stoffa del tabernacolo e del suo cortile; di gran lunga l'onere più pesante, e così assegnato al maggior numero.

Numeri 4:32

Per nome conterete gli strumenti della carica del loro fardello. Questa ingiunzione si verifica solo qui. La Settanta li ha "numerati per nome e tutti gli articoli da essi portati". Forse le parti solide del tessuto erano numerate per comodità di montaggio e, quindi, erano assegnate ciascuna al proprio portatore.

Numeri 4:48

Quelli che furono contati di loro furono ottomilacinquecentosettanta. Il censimento di ogni famiglia è descritto nella stessa forma di parole con molta particolarità. Senza dubbio fu realizzato con estrema sollecitudine, in quanto realizzato per uno scopo particolarmente sacro e importante. I risultati sono notevoli in più di un modo. La tabella seguente presenta i numeri in ogni famiglia sopra un mese e di età compresa tra trenta e cinquanta.

Kohath

8600

2750

per cento

32

Gershon

7500

2630

"

35

Merari

6200

3200

"

51

Totale

22.800

8580

"

38

La prima conclusione che deriva naturalmente da queste figure è, che dopo tutto la numerazione deve essere stata fatta per decine, e non per individui. Poiché era impossibile che 3000 persone potessero essere impiegate nel portare le varie parti del tabernacolo, può darsi che ogni gruppo di dieci assumesse un'unità di responsabilità. La seconda considerazione è che la media degli uomini tra i trenta e i cinquanta in tutta Levi è superiore a quanto mostrano le statistiche moderne (si dice che sia il venticinque per cento.

ora in tutta la popolazione), anche se non molto materialmente. Il terzo è che questa media è distribuita in modo molto ineguale, salendo a una proporzione notevolissima nel caso di Merari. È abbastanza chiaro che qualcosa deve aver turbato i numeri relativi tra i Merariti e le altre famiglie. È stato suggerito che il piccolo numero di leviti maschi in generale, e il piccolo numero di cheatiti maschi, tra i trenta e i cinquanta in particolare, potrebbero essere stati causati da gravi perdite subite nell'esecuzione della sentenza divina sugli adoratori del vitello d'oro ( Esodo 32:1 ). Ma-

1 . La lenta crescita di Levi continuò ad essere molto osservabile fino al tempo di Davide; mentre le altre tribù crebbero da 600.000 a 1.300.000, lui aumentò solo a 38.000 ( 1 Cronache 23:3 ).

2 . La media dei maschi sopra i trent'anni è già più alta tra i Cheatiti di quanto ci si sarebbe potuto aspettare; è la grandezza del numero, non la piccolezza, che deve essere spiegata.

3 . È Merari, e non Kohath, che si distingue nettamente dagli altri due: c'è poca differenza tra Kohath e Gershon. È evidente che qualcosa deve essere successo alla tribù di Levi, e in particolare alla famiglia di Merari, per ridurre molto il numero delle nascite negli ultimi trent'anni. Non sappiamo quali fossero le cause, né perché avrebbero dovuto esercitare una pressione molto più forte su una tribù, o una famiglia, che su un'altra; ma è facile vedere che molte di queste cause possono aver agito, e agito in modo ineguale, sotto la crudele tirannia del Faraone.

I bambini potrebbero essere stati sistematicamente massacrati, oi matrimoni potrebbero essere in gran parte cessati, mentre Mosè era nella terra di Madian. Se così fosse generalmente, diminuirebbe molto il totale stimato della nazione, e ancor più le stimate difficoltà della marcia.

Numeri 4:49

Così furono contati di lui. Letteralmente, "e il suo raduno". Può avere il significato che gli è stato dato nell'AV, o può essere tradotto "cose ​​radunate", cioè; cose assegnategli nell'adunata, e leggere con le parole precedenti: "Ognuno al suo servizio, e al suo carico, e alle sue cose raccolte".

OMILETICA

Numeri 4:1

COMPITI DELLA CHIESA MILITANTE

In questo capitolo abbiamo, spiritualmente, alcuni doveri della Chiesa sulla via del cielo riguardo alla fede e al culto, e lo spirito con cui devono essere condotte le questioni di religione. Considera, quindi-

I. CHE LA DIVINA REGOLA IN LA CURA DI DEL SANTUARIO ERA UNO DI DISTRIBUZIONE . Ogni famiglia all'interno della tribù, ogni gruppo all'interno della famiglia, forse ogni individuo del gruppo, aveva il proprio "onere" assegnato.

" Chehath non interferì con Merari, né Merari entrò in collisione con Gershon. Anche così, in tutti i lavori religiosi ed ecclesiastici, la distribuzione è la regola del vangelo, lo Spirito Santo che divide a ciascuno singolarmente come vuole ( 1 Corinzi 12:1 , passim; Efesini 4:11 ) E nota che questa distribuzione non è stata fatta secondo alcuna superiorità che conosciamo, ma piuttosto il contrario.

Lo stesso Levi era di gran lunga la più piccola delle dodici tribù, e Merari era di gran lunga la più grande (allo scopo in questione) delle tre famiglie. Anche così, secondo il Vangelo, nessuna regola di preminenza umana limita la distribuzione divina dei doni e degli uffici; piuttosto, il primo sarà l'ultimo e l'ultimo il primo.

II. CHE IL TUTTO IN TESSUTO DI DEL TABERNACOLO DOVEVA PER ESSERE CONTINUAMENTE PRESA DI PEZZI E RICOSTRUITO , come l'ospite passò nel suo percorso stabilito.

Tuttavia, nel progresso della Chiesa di Cristo, la forma esteriore e la struttura della religione devono essere costantemente ricostruite con un lavoro incessante. Per ogni secolo successivo, per ogni nuova generazione che viene, per ogni nuova nazione aggiunta alla Chiesa, il tessuto della sua fede e del suo culto deve essere costruito fin dall'inizio. Altrimenti, la religione, come il tabernacolo, rimarrebbe molto indietro, il monumento vuoto di una fede abbandonata.

III. CHE , PER LA ALTRA MANO , IL MOBILE DI DEL TABERNACOLO E SUOI COMPONENTI PARTI , SE PERPETUI ESSERE RICOSTRUITA , ANCORA rimasto IDENTICAMENTE LA STESSA .

Niente di perso, niente di aggiunto. Anche così gli elementi della nostra fede e del nostro culto devono rimanere immutabilmente gli stessi di epoca in epoca; niente di veramente vecchio gettato via, niente di veramente nuovo introdotto. "La fede una volta (per tutte) consegnata ai santi". Culto primitivo e apostolico. Per quanto fresca sia la messa insieme, la sostanza eternamente la stessa.

IV. CHE MENTRE IL TUTTO TESSUTO ERA DA ESSERE EFFETTUATA CON GRANDE CURA E REVERENCE , ANCORA IL PIÙ sollecito CURA E LA PIU ' PROFONDO REVERENCE SONO STATI RISERVATO PER LE SACRE COSE CHE IL TESSUTO SANCITO .

Tuttavia, tutto ciò che fa parte della nostra religione, che rivendica una qualsiasi autorità divina, deve essere tramandato e portato avanti con cura e rispetto; ma sono i pochi fatti e verità centrali della rivelazione su cui deve concentrarsi l'amorosa venerazione e l'estrema sollecitudine dei maestri e del popolo cristiano.

V. CHE TRA QUESTI L'ARK ERA PRIMA E FOREMOST , avendo tre copertura. rimorchiatori, e distinguendosi esteriormente anche per il suo panno blu. Così pure è l'incarnazione di Dio in Cristo - la dottrina dell'Emmanuele, Dio con noi - che è prima di ogni altra cosa preziosa e santa, da custodire con la più riverente e gelosa cura, da distinguersi apertamente con il più evidente onore . E nota

(1) che come il propiziatorio, posato sull'arca e formandone il coperchio, veniva portato dovunque l'arca andasse e condivideva tutto il suo onore, così la dottrina della propiziazione e di Dio riconciliava con gli uomini, riposando come fa essenzialmente sulla dottrina dell'Emmanuele — Dio con noi — è portato sempre con sé e con esso onorato. E nota

(2) che come l'azzurro è il colore del cielo, così il rivestimento esterno azzurro dell'arca (solo) può significare che il più grande sforzo dei maestri della Chiesa dovrebbe essere tale da presentare la dottrina di Dio in Cristo davanti agli uomini affinché possa apparire vestita di amore e bellezza celesti.

VI. CHE LO SHEW - PANE STATO NON CONSENTITO DI FAIL DAL SUO TABELLA ANCHE DURANTE IL VIAGGIO , ma è stato accuratamente posizionato su di esso e così portato, e, quindi, ha risposto al suo nome di "pane perpetuo.

Anche così è certo che il "Pane vivo disceso dal cielo" deve essere con la Chiesa come suo "continuo Largo" in tutte le sue marce. Ma è più comunemente considerato che il pane di presentazione nei suoi dodici pani rappresenti l'intero popolo di Dio, in tutte le sue parti, come sempre presente all'occhio di Dio. e sempre ricordato davanti a lui per sempre; nel qual caso ciò sottolineerebbe la verità che dobbiamo senza alcuna interruzione in ricordo misericordioso davanti a Dio, per non morire E nota

(1) che come il pane della mensa era coperto con un panno scarlatto, che è il colore del sangue espiatorio, questo può significare che è coperto e, per così dire, visto attraverso il prezioso sangue di Cristo che la Chiesa in tutto il suo travaglio sia ricordata per sempre davanti a Dio. E nota

(2) che poiché l'arca e la tavola erano più onorate nelle loro vesti rispetto al resto, sebbene l'arca soprattutto, ciò può suggerire che le due dottrine di maggior onore nella fede sono quelle di Cristo e della sua Chiesa, cioè ; di Dio in Cristo e Cristo in noi; Dio è presente con noi attraverso Cristo, e noi ci presentiamo davanti a Dio attraverso Cristo ( Giovanni 17:20 , Giovanni 17:26 ).

VII. CHE LA FIGLI DI Keat FOSSE PER EFFETTUARE LE SANTE COSE , MA NON PER TOCCARE LORO NE ' PER ANDARE IN PER VEDERE LORO PER UN ISTANTE , LEST LORO DEVONO MORIRE .

Anche così i santi misteri del vangelo devono sempre essere portati avanti, ma non devono essere maneggiati con irriverente negligenza né scrutati con irriverente curiosità, altrimenti diventano il sapore della morte piuttosto che della vita. È vero infatti che in Cristo «è tolto il velo», e che ora il vangelo è dichiarato apertamente a tutte le nazioni; ma è anche vero, quanto alle sue dottrine centrali, che l'ostinata irriverenza e l'oziosa curiosità sono colpite da pene più severe, perché puramente spirituali, ora che allora.

Non è possibile che qualcuno si salvi per fede se tratta la fede con rude familiarità, come se non avesse nulla di sacro per lui, o con fredda curiosità, per mero interesse intellettuale (cfr Matteo 21:44 ; Luca 2:34 ; 2 Corinzi 2:16 . Cfr. anche 1 Corinzi 11:29 , 1 Corinzi 11:30 ).

VIII. CHE LE SACERDOTI SONO A CARICO NON PER " CUT OFF " IL Chehatiti , vale a dire; NON PER CAUSARE LA LORO MORTE DA DARE LORO ESEMPIO O OPPORTUNITA ' DI IRREVERENCE IN LORO NECESSARIO LAVORO SU LE SACRE COSE CHE SAREBBE ESSERE FATALE PER LORO .

Tuttavia, un'enorme responsabilità è posta su tutti coloro che sono posti sugli altri nel Signore, specialmente nei confronti di coloro che sono necessariamente posti in contatto esteriore con la religione. Coloro che, essendo custodi di tesori sacri, danno esempio di irriverenza a coloro che sono loro associati, o danno loro l'impressione di segreta incredulità in ciò che predicano o amministrano (impressione come si cattura rapidamente!), saranno ritenuti responsabili di eventuali anime che può perire in tal modo.

Com'è miseramente vero che "più la Chiesa è vicina, più è lontana da Dio"; che nessuno è così indurito come coloro i cui doveri esteriori riguardano il mantenimento del culto pubblico; che nessuna famiglia è così notoriamente irreligiosa come quella dei dignitari della Chiesa e di altri ministri di Dio! E ciò non più per il sottile pericolo derivante dalla familiarità con le forme della religione, quanto per il più sottile pericolo derivante dalla condotta e dall'indole irriverente e disattenta dei ministri della religione.

Quante volte tali, con il loro comportamento in casa, o quando sono fuori servizio, lasciano un'impressione di incredulità o di indifferenza, che non provano realmente, sulle loro famiglie, dipendenti, subordinati! Com'è terribile la responsabilità di un tale! Ha "tagliato fuori" le anime che erano più vicine alla sua custodia tra il popolo di Dio. L'alito velenoso della sua irriverenza ha rovinato il loro eterno futuro.

E questo vale, nella sua misura, dei padri, dei maestri, di tutti coloro che guidano la religione degli altri. E nota che come Aaron e i suoi figli potevano sfuggire alla responsabilità di qualsiasi catastrofe tra i Cheatiti solo facendo esattamente come il Signore aveva comandato in materia (vedi Numeri 4:19 ), così possiamo solo sfuggire alla responsabilità della perdita di altre anime seguendo esattamente i precetti divini; se permettiamo a noi stessi di deviarci da loro, altri attraverso il nostro esempio si allontaneranno di più da loro: siamo i custodi dei nostri fratelli fino all'estremo limite del nostro esempio.

OMELIA DI W. BINNIE

Numeri 4:1

NESSUNO PU SOPPORTARE I VASI DEL SIGNORE MA LEVITA AL LORO MEGLIO

Dalla data della legge fino alla costruzione del tempio di Salomone, un tempo di circa 500 anni, il Signore non "dimorò in nessuna casa, ma camminò in una tenda e in un tabernacolo" ( 2 Samuele 7:6 ). Il santuario era una tenda mobile, e una parte principale degli affari dei Leviti, la funzione più onorevole loro assegnata, era il suo trasporto da un luogo all'altro.

Mosè, che regolava così esattamente l'ordine di tutte le tribù, sia per la marcia che per l'accampamento, non ometteva di assegnare a ogni divisione dei Leviti il ​​suo dovere in relazione al tabernacolo e ai suoi arredi sacri, ciò che ciascuna doveva portare, e in quale ordine dovevano piantare le tende. In questo capitolo di regolamenti dettagliati, speciali attribuisce interesse alla legge previste in materia LE LEVITI ' PERIODO DI SERVIZIO nel portare il tabernacolo.

Era da trent'anni fino a cinquanta ( Numeri 4:3 , Numeri 4:23 , Numeri 4:30 ). Questo deve essere preso insieme a Numeri 8:24 , dove l'età per entrare in servizio è fissata a venticinque anni. La spiegazione dell'apparente discrepanza, senza dubbio, è che i primi cinque anni furono una sorta di apprendistato.

Certi altri tipi di lavori intorno al tabernacolo che i Leviti potevano fare tra i venticinque ei trenta, e questi potevano continuare a fare, per quanto serviva la loro forza, molto tempo dopo i cinquanta; ma se non tra trenta e cinquanta non potevano portare il tabernacolo ei suoi vasi. Quando Davide diede all'arca una dimora permanente a Gerusalemme, e il servizio dei Leviti fu riorganizzato di conseguenza, l'età per entrare in servizio fu abbassata a vent'anni, e da quel momento in poi rimase (vedi 1 Cronache 23:27 ; Esdra 3:8 ).

Il principio alla base della legge era sempre lo stesso. Il servizio di Dio, specialmente nelle sue parti più sacre, richiede e merita il meglio dei Nostri anni, delle nostre forze, dei nostri affetti. La sua anima desidera il primo frutto maturo. Ci sono tre errori in cui gli uomini tendono a cadere in questa faccenda del servizio; Mi riferisco più in particolare al servizio ufficiale.

1 . Alcuni ci entrano troppo giovani. Nessuna linea dura e veloce può essere tracciata per tutti gli uomini e per ogni servizio. Un tipo di servizio richiede una maturità maggiore di un altro, e un uomo matura prima di un altro. Ma la regola qui prescritta ai Leviti è buona per la media dei casi. Per parlare solo del ministero cristiano: pochi uomini sotto i venticinque anni sono maturi per esso, e posti di speciale fiducia richiederebbero un uomo di trent'anni.

Un'indebita imbastitura non è né riverente né sicura. Il primo sermone del nostro benedetto Signore non fu predicato finché "cominciò ad avere circa trent'anni" ( Luca 3:23 ); un esempio toccante e molto suggestivo .

2 . Qualche ritardo nell'inserimento di riempimento sono troppo vecchi. Questo è più frequente nel servizio non ufficiale. Molti uomini, non privi di pietà, pensano che sia loro dovere dedicarsi così interamente agli "affari" da non avere tempo per nient'altro. Il lavoro di chiesa, il lavoro di missione a domicilio, i servizi di carità, la partecipazione a questi, essi attendono con impazienza come impiego del loro tempo libero, dopo che si saranno ritirati dagli affari.

Ciò, nella migliore delle ipotesi, è dare al Signore non le primizie, ma le spigolature. Si troverà che, di regola, non sono questi lavoratori ritardatari che Dio onora per essere più utili. Egli onora piuttosto coloro (grazie a Dio, sono molti e in numero crescente) che gli consacrano una buona parte delle loro forze quando sono al loro apice.

3 . Alcuni non sanno quando è il momento per loro di dimettersi. Il periodo di servizio attivo dei Leviti, che iniziasse a trenta, venticinque o venti, finiva sempre a cinquanta. Non che la legge li cacciasse dal santuario allo scadere del loro mandato; sarebbe stata crudeltà verso gli uomini che amavano il servizio. Potrebbero ancora frequentare il santuario e svolgere uffici occasionali (vedi Numeri 8:26 ).

Ma dopo i cinquanta cessarono di far parte del personale regolare. Anche qui la regola va applicata con discriminazione alla Chiesa cristiana. Per i servizi che sono tipicamente mentali e spirituali, il fiore all'occhiello di un uomo non cessa certo a cinquant'anni. Tuttavia, il principio alla base della norma è di perenne validità e importanza. Il mantenimento dei Leviti non cessò a cinquanta; e qualsiasi sistema ecclesiastico che non preveda disposizioni tali da consentire ai suoi ministri di ritirarsi quando vengono meno le forze è antiscritturale e difettoso. D'altra parte, è dovere e sarà saggezza dei servitori della Chiesa cercare il ritiro quando non saranno più in grado di servire il Signore con nuovo vigore. — B.

Numeri 4:17-4

IL SIGNORE DEVE ESSERE SERVITO CON PAURA

" PER NON MORIRE : "questa nota di avvertimento si sente spesso nella legge. Se un uomo o una donna toccava il monte di fuoco, era la morte ( Esodo 19:12 ). Era la morte se il sommo sacerdote entrava nel luogo più santo in un giorno qualsiasi tranne uno, o in quel giorno se ometteva di avvolgere il propiziatorio in una nuvola di incenso profumato (Le Numeri 16:3 ).

Era la morte se un figlio di Aronne trasgrediva il rituale, fosse solo officiando in qualcosa di diverso dagli indumenti designati ( Esodo 28:43 ). Nello stesso sforzo, questa legge in Numeri rende morte per qualsiasi levita comune toccare o guardare le cose sante finché il sacerdote non le abbia impacchettate nei loro spessi involucri (versetti 19, 20; cfr Numeri 1:51 ; Numeri 3:10 ).

L'esempio prima di Nadab e Abihu, e poi di Cora e della sua compagnia, ha mostrato che queste minacce erano dette sul serio. Non possiamo meravigliarci che, dopo aver udito e visto tutto questo, il popolo fu preso dal terrore e gridò a Mosè: "Noi periamo, periamo, periamo tutti. Chiunque si avvicinerà al tabernacolo del Signore morirà. saremo consumati dalla morte?" ( Numeri 17:13 ).

I. QUESTA CARATTERISTICA DEL LA LEGGE VOLONTÀ AIUTO SI ALLE CAPIRE LE depreciatory TERMINI IN CUI ESSO VIENE COSI SPESSO menzionato IN IL NUOVO TESTAMENTO , in particolare dall'apostolo Paolo.

La legge era "il ministero della morte e della condanna" ( 2 Corinzi 3:7 , 2 Corinzi 3:9 ); essa "cora ira" ( Romani 4:15 ); respirava uno "spirito di schiavitù" e di timore ( Romani 8:15 ); esso "generò in schiavitù" ( Galati 4:24 ); era "un giogo intollerabile" ( Atti degli Apostoli 15:10 ).

Non che l'intero contenuto del Pentateuco rientrasse in questa descrizione. Molte promesse furono pronunciate in presenza del monte della legge. Ma si prenda da sé la legge, si escludano alla vista le verità evangeliche preannunciate dal suo rito, e non risponde alle descrizioni sprezzanti? Era pieno di ira, condanna, paura. Senza dubbio c'era un elemento di grazia anche nell'alleanza del Sinai.

Fu un beneficio fatto a Israele quando il Signore consegnò loro i comandamenti, piantò in mezzo a loro il suo tabernacolo e lasciò che si avvicinassero alle condizioni del rituale. Tuttavia, le condizioni erano dure e terribili; possiamo ben ringraziare Dio per averli aboliti. Sono completamente aboliti. Il velo si squarcia da cima a fondo; il giogo è rotto; abbiamo ricevuto lo spirito di adozione, non lo spirito di schiavitù di nuovo alla paura; abbiamo l'audacia di entrare nel più santo.

II. NULLA CHE HA STATO DETTO IMPLICA CHE LA levitical LEGGE ERA DAVVERO Unworthy DI LA SAGGEZZA O LA GRAZIA DI DIO .

Per il momento allora presente era la cosa migliore che potesse essere. Certe verità di primaria importanza gli uomini dovunque dimenticavano: tra le altre, la santa maestà di Dio; che la comunione con Dio è per l'anima dell'uomo il soffio stesso della vita; quell'uomo è un peccatore per il quale non c'è remissione, né accesso, senza espiazione. Queste lezioni la legge era destinata e adatta a insegnare. Insegnò queste lezioni, bruciandole nella coscienza della nazione. La legge non era il vangelo, ma conduceva al vangelo. Un servizio oltre ogni prezzo.

III. HA IL benefica UFFICIO DI LA LEGGE CESSATO CON L'AVVENTO DI LA MIGLIORE TEMPO . Gli uomini sono pronti ad abusare della grazia di Dio, a dare rifugio alla licenziosità col pretesto della libertà cristiana.

Se ne dubiti, cerca bene il tuo cuore. Qual è il rimedio? Si trova a volte nella verga dell'afflitta provvidenza di Dio, a volte nella rigorosa disciplina della legge. Infatti la legge, benché abrogata nella sua lettera, rimane per sempre nella sua sostanza. Non siamo obbligati, non siamo liberi, di uccidere offerte per il peccato o bruciare incenso. Ma siamo tenuti a rimuginare sulla legge del sacrificio e dell'intercessione.

Il rituale levitico appartiene in questo senso a noi tanto quanto è mai appartenuto agli ebrei. Ci ammonisce della riverenza dovuta a Dio. Accoglierà una certa audacia filiale, ma presuntuoso scherzando con la sua maestà e santità non ne soffrirà. Se vogliamo essere accettati, dobbiamo adorare Dio con riverenza e santo timore, poiché il nostro Dio è ancora un fuoco divorante ( Ebrei 12:29 ). — B.

OMELIA DI ES PROUT

Numeri 4:15-4

I RISCHI DI UN SERVIZIO Distinto

I figli di Cheat avevano il più onorevole dei doveri assegnati ai Leviti, essendo autorizzati a portare i vasi sacri del tabernacolo. Ma erano così esposti a tentazioni e pericoli da cui erano esenti i loro fratelli meno favoriti. Toccare o anche solo vedere le cose sante era la morte. Simili tentazioni, per coloro ai quali è stato affidato un distinto servizio nella Chiesa di Dio, possono sorgere da:

I. CURIOSITÀ . Illustrare il peccato degli uomini di Bet-Semes ( 1 Samuele 6:1 ). Gli uomini portati dai loro doveri a stretto contatto con i misteri divini possono cedere alla curiosità di speculazioni non autorizzate alle quali le menti ignoranti e umilianti non sono esposte (cfr Colossesi 2:18 ). Illustrare dalle speculazioni sulla Trinità, l'incarnazione, o le inutili indagini di alcuni scolaretti sugli angeli, ecc. Cautela applicabile alle speculazioni teologiche di oggi ( Deuteronomio 29:29 ).

II. SENZA PENSIERO . Un disprezzo sconsiderato delle rigide ingiunzioni di Dio, da parte di un sacerdote ( Numeri 4:18 , Numeri 4:19 ) o di un cheatita, avrebbe potuto essere fatale. Così ora coloro che hanno continuamente a che fare con le cose divine sono in pericolo di irriverenza da sconsideratezza. Per esempio; Ministri cristiani, che devono pregare e predicare costantemente, come parte del loro servizio per Dio.

I cristiani che hanno una reputazione di santità al di sopra dei loro fratelli hanno bisogno di una riverenza speciale, per timore che debbano gestire le cose divine in un modo familiare e non autorizzato. Applicare ad alcune abitudini del culto pubblico moderno tendenti alla triste irriverenza.

III. DIFFICOLTÀ . Illustra il peccato di Uzza ( 2 Samuele 6:6 , 2 Samuele 6:7 ). Siamo quindi messi in guardia dall'usare mezzi illegittimi a sostegno della causa di Dio che riteniamo in pericolo. Non si deve ricorrere a metodi carnali per la difesa delle verità spirituali. Alcuni dei più devoti servitori di Cristo hanno profanato l'arca di Dio, quando la credevano in pericolo, toccandola e sostenendola con sostegni che Dio non ha mai sanzionato.

Per esempio; persecuzioni a favore della verità di Dio. Attenzione a coloro che ora si affidano alle alleanze mondane e alla capacità di governo per conto della Chiesa di Dio. Di fronte a tali pericoli possiamo essere preservati dallo spirito di

(1) profonda umiltà, al privilegio di potersi avvicinare così tanto e di occuparsi dei misteri di Dio ( Efesini 3:8 ; Ebrei 12:28 , Ebrei 12:29 );

(2) obbedienza reverenziale a ogni elemento delle istruzioni che Dio ci ha dato ( 1 Cronache 15:12 , 1 Cronache 15:13 ; Salmi 119:128 );

(3) l' intrepida fiducia nel Signore Gesù Cristo, che ha custodito la sua Chiesa fino ad ora, ci sta salvando e che proteggerà il suo popolo e la sua verità con il suo stesso potere fino alla fine ( 2 Timoteo 4:18 ). 2 Timoteo 4:18 .

OMELIA DI D. YOUNG

Numeri 4:1

I LEVITI E LA REGOLAMENTAZIONE DEI LORO DOVERI

Una tribù è stata messa a parte al posto del primogenito di tutto Israele, ea questa tribù è affidato il servizio del tabernacolo. La natura e la distribuzione di quel servizio sono ora poste davanti a noi. Nota-

I. IL CONTO PER IL PRINCIPIO DI EREDITÀ . Come le tribù avevano il loro posto fisso intorno al tabernacolo, così le tre grandi divisioni naturali della tribù di Levi avevano il loro posto fisso in esso. Quindi nel servizio della Chiesa di Cristo deve esserci sempre qualcosa che corrisponda a questa naturale divisione in Levi.

Il grande Capo ha dato alcuni apostoli, alcuni profeti, alcuni evangelisti, alcuni pastori e maestri. Ci sono sempre alcuni cristiani piuttosto che altri che possono essere presi come figli spirituali di certo nella generazione spirituale prima di loro, quelli sui quali può cadere il mantello del profeta, come fece quello di Elia su Eliseo.

II. LE LIMITAZIONI DEL SERVIZIO . Nessun levita potrebbe svolgere il lavoro di un sacerdote unto. I cheatiti dovevano portare le cose del luogo santo, ma non dovevano vederle né prepararle per la rimozione. C'era un abisso di differenza tra Aaron e il più nobile dei Cheatiti, sebbene appartenessero alla stessa tribù.

Quindi tra Cristo e anche il migliore del suo popolo. C'è così tanto che ci lega a nostro Signore, tanto da rivelarlo camminare sullo stesso piano, che non possiamo stare troppo attenti a ricordare le differenze tra i nostri servizi, umili anche i più onorevoli di loro, e quella gloriosa peculiare servizio in cui Cristo è Sacerdote ed Espiazione in uno. I limiti dell'età. Nessuno sotto i trent'anni, nessuno sopra i cinquanta.

A vent'anni un uomo può avere forza e coraggio per combattere ( Numeri 1:3 ), ma altri dieci anni devono passare sulla sua testa prima di essere giudicato con la sobrietà e la calma necessarie per il servizio nel tabernacolo. Poi a cinquant'anni si ritira. Dio ha considerazione per la mancanza di forza. I fardelli del tabernacolo devono essere portati, perciò Dio provvede che i portatori siano forti.

C'erano costantemente adesioni fresche e, possiamo supporre, spesso desiderose al limite più giovane del servizio. Gesù aveva circa trent'anni quando entrò nella sua vita pubblica ( Luca 3:23 ), e il Battista sarebbe stato più o meno lo stesso. Che questi limiti di Dio siano considerati da tutti coloro che li riguardano. Ci sono doveri di virilità che la gioventù non ha l'esperienza, né l'età la forza, per eseguire.

III. LA SICUREZZA DEL SERVIZIO PERSONALE ( Numeri 4:19 , Numeri 4:49 ). Solo alcune persone erano adatte a fare il lavoro, ma tutte quelle che erano adatte avevano del lavoro da fare. Nella Chiesa di Cristo l'idoneità a qualsiasi cosa, chiaramente vista, distintamente sentita, ha in sé la natura di un comando.Numeri 4:19, Numeri 4:49

Non dobbiamo temere che ci saranno mai troppe persone impegnate nel servizio del vero tabernacolo. Erano tra gli otto e i novemila a questo primo appuntamento, ma la promessa del Signore è ( Geremia 33:22 ): "Come non si può contare l' Geremia 33:22 del cielo, né misurare la sabbia del mare, così moltiplicherò i leviti che servono a me." Siamo tutti Leviti ora.

IV. IL LAVORO ERA TUTTO LAVORO NECESSARIO . Senza dubbio un certo onore era attribuito ai Cheatiti, ma comportava un grande rischio; e dopo tutto, l'onore era più agli occhi degli uomini che di Dio. Tutto ciò che è necessario da fare per lui è onorevole. Il minimo piolo o corda non doveva essere lasciato indietro, non più dell'arca stessa.

Dovrebbe esserci in noi uno spirito di umile gioia e gratitudine per il fatto che siamo ritenuti degni di fare qualsiasi cosa per Dio. Tutti sono necessari per realizzare la perfezione del servizio. Per il corpo completo il mignolo è necessario quanto il cervello complesso e potente. Per la circolazione del sangue i capillari sono necessari quanto le grandi arterie e le vene. Dio non richiede da noi alcun lavoro superfluo. Non ha semplici ornamenti nella Chiesa. Se una cosa non serve, non è un ornamento, comunque sia decorata.

Applicazione : trova il tuo lavoro e il tuo fardello. Ognuno ha il proprio fardello (φορτίον) da portare. Nessun altro allora può portare il tuo fardello di te. Cerca il tuo posto. Prendi quello più basso, quindi sicuramente arriverai in tempo a quello giusto. Il posto più basso nel servizio del tabernacolo è migliore del posto più alto tra gli empi ( Salmi 84:10 ). — Y.

SANTITÀ INTERIORI DI ISRAELE ( Numeri 5:1 , Numeri 6:1 ).

Numeri 5:1 : RIMOZIONE DI DEL UNCLEAN .

Numeri 5:5-4 : RESTITUZIONE DELLA TRASGRESSA ,

Numeri 5:11-4 : LA GELOSIA ELIMINATA .

Numeri 6:1 : DEDICATA AI NAZARITI .

I numeri 22-27: BENEDIZIONE DI LE PERSONE .

Se queste parti della legislazione divina sono collegate alla narrativa circostante

(1) in ordine di tempo, come dato a questo punto, o

(2) da un'armonia di soggetto, come completare dal suo lato interno la perfezione del campo, o se

(3) il loro inserimento qui era in un certo senso accidentale, e non ora da spiegare, deve rimanere incerto.

Contro

(1) si deve osservare che c'è una decisa rottura nell'ordine dei tempi all'inizio di Numeri 7:1 ; contro

(2) che una gran parte degli atti levitici potrebbe essere stata aggiunta qui con eguale proprietà.

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